FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3814633
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere: Statali, piano dei sindacati sui tagli

Corriere: Statali, piano dei sindacati sui tagli

L’ipotesi sulla falsariga della ristrutturazione del settore bancario. Ma Foccillo (Uil): strada costosa, non giova ai lavoratori . Cgil, Cisl e Uil di categoria: sì agli esodi agevolati, ma vanno regolarizzati 300 mila precari

25/06/2006
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

ROMA - Preoccupati per l’offensiva lanciata dal ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha individuato nel pubblico impiego uno dei settori dove ridurre le spese, i sindacati di categoria tentano il contropiede. I segretari di Fp-Cgil, Fps-Cisl, Uil-Pa e Uil-Fpl hanno infatti consegnato ai leader confederali, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, un documento sul quale trattare col governo. La piattaforma si basa su uno scambio: i sindacati accettano di ridurre il numero dei dipendenti pubblici con un piano di «esodi incentivati», ma l’esecutivo garantisce l’assunzione dei precari e il rinnovo dei contratti. Il piano di esodi incentivati dovrebbe funzionare sul modello di quello usato per i bancari o i lavoratori dell’ente tabacchi, spiega Carlo Podda, segretario della Funzione pubblica Cgil. In pratica, i dipendenti che hanno almeno 30 anni di contributi (ai quali cioè mancano non più di 5 anni per andare in pensione d’anzianità, sempre che abbiano almeno 57 anni d’età) potrebbero lasciare il lavoro (volontariamente) ricevendo un sussidio quasi pari allo stipendio, erogato da un fondo di categoria finanziato dallo Stato e dai lavoratori, lo stesso fondo che garantirebbe il pagamento dei contributi fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Non un prepensionamento, quindi, ma un accompagnamento assistito alla pensione. I sindacati non forniscono numeri, ma sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (Conto annuale 2004) i dipendenti pubblici con più di 30 anni di servizio e quindi potenzialmente interessati al piano sono circa 300 mila. Per il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, la proposta dei sindacati del pubblico impiego, «rappresenta una buona base di discussione». «Credo - aggiunge - che un piano del genere riscuoterebbe un grande successo tra i lavoratori».
La proposta riceve invece un’autorevole bocciatura all’interno dello stesso sindacato da parte di Antonio Foccillo, segretario confederale della Uil e responsabile da molti anni del pubblico impiego: «È dannosa per i lavoratori perché se uno lascia prima, col metodo retributivo, avrà una pensione più bassa. Ed è costosa per lo Stato. Meglio un piano di assunzioni programmate. Se ne vanno 10 in pensione? Ne assumiamo 3, 5 o 7 dove servono».
L’impressione è che con il loro documento i sindacati di categoria puntino soprattutto a dimostrare che non sanno dire solo di no rispetto alla richiesta di ridurre e ringiovanire l’organico, ma è difficile che con questa mossa possano evitare lo slittamento del rinnovo dei contratti, soprattutto se ci tengono all’assunzione dei precari. Circa 300 mila, senza contare la scuola, spiega Podda: 100 mila co.co.co., 100 mila a tempo determinato, 60 mila Lsu (lavoratori socialmente utili) e il resto tra lavoratori part time e interinali.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL