Corriere: Scuola, sì ai voti in pagella E tornerà il maestro unico
La Cgil: faremo muro, i «moduli» da tre non si toccano
Il ministro: valutare i ragazzi anche per il comportamento è una risposta alla crescita degli atti di bullismo
ROMA — L'arrivo del maestro unico è previsto per il 2009. E col maestro unico anche le ore obbligatorie alle elementari dovrebbero scendere da 30 a 27. Così come scenderanno nelle medie (29) e nei licei (30) dopo la revisione degli orari delle materie. Ma queste cose riguardano la Finanziaria. In arrivo provvedimenti contro il «caro libri »: alle elementari e medie, per le materie fondamentali, un testo non potrà diventare obsoleto prima di 3 anni.
Altre novità, invece, entreranno in vigore tra pochi giorni, con l'avvio del nuovo anno. La scuola del ministro Gelmini — ieri il governo ha approvato un decreto del ministro — prende forma attraverso ritorni abbastanza graditi alle famiglie. Torneranno i voti nelle elementari e medie. Via i giudizi, talvolta poco comprensibili, per far posto ai numeri che sono più chiari. Contenti i genitori, che non hanno mai ben compreso il pedagogese.
Dal voto in condotta potrà dipendere la sorte di un anno scolastico: altro recupero della tradizione, intesa come serietà, ordine, deciso dalla Gelmini, che ci ha messo però qualcosa di suo. La linea del pericolo scende dal sette al cinque. Torna l'Educazione civica, andata in disuso,
VISTI DA LONTANO
di Massimo Gaggi
nelle Opinioni
con un'ampia appendice di educazione stradale (medie e superiori). Ma vediamo più in dettaglio i contenuti del decreto. Nell'anno che sta per cominciare i «bulli» dovranno vedersela con un voto in condotta in grado di influire sulla loro carriera scolastica. Come accadeva fino a 10 anni fa con un'insufficienza — prima era il 7 ora è il 5 — si verrà bocciati. «Gli studenti verranno valutati certamente in base ai risultati conseguiti nelle singole materie — ha spiegato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini — ma anche con l'inserimento dei comportamenti tenuti. Crediamo che questa sia una risposta necessaria e molto urgente al moltiplicarsi degli episodi di bullismo che ogni giorno leggiamo sui giornali». Gli studenti di sinistra annunciano mobilitazioni: «no al voto di condotta come mezzo di valutazione e promozione». Sulle pagelle, a partire da quest'anno, ricompariranno i voti. «Noi crediamo che nella scuola serva chiarezza — ha detto la Gelmini —. Quindi ritorniamo ai voti accompagnati dai giudizi (solo alle elementari) che però avranno una valenza diversa, ovvero di essere esplicativi del risultato conseguito ». «È la vera novità — ha commentato il capo dei presidi, Giorgio Rembado —. Si affronta una delle difficoltà delle scuole, la chiarezza sulle valutazioni in corso d'anno».
«Solo uno spot». Così Mariapia Garavaglia, ministro del-l'Istruzione del governo ombra, sul decreto. «Non vorrei che l'educazione civica — ha detto — servisse ad eliminare la storia ». «Per quanto ci riguarda — ha annunciato Enrico Panini, leader della Cgil scuola — sul maestro unico si apre uno scontro frontale». Giulio Benedetti |