Corriere-Scuola, scontro su iscrizioni e nuovo tempo pieno
Dopodomani manifestazione a Roma Scuola, scontro su iscrizioni e nuovo tempo pieno La relatrice del primo decreto attuativo si dimette, poi cambia idea dopo un incontro con la Moratti ...
Dopodomani manifestazione a Roma
Scuola, scontro su iscrizioni e nuovo tempo pieno
La relatrice del primo decreto attuativo si dimette, poi cambia idea dopo un incontro con la Moratti
ROMA - Sale la tensione sui temi della scuola dopo la firma della circolare sulle iscrizioni, una delle ultime tappe prima del varo della riforma previsto a settembre. Ieri il palazzone di viale Trastevere ha subito un sussulto per le dimissioni, subito ritirate, di Angela Napoli (An), relatrice del primo decreto attuativo del progetto Moratti, la cui approvazione definitiva è attesa a fine mese. Ricompattata la sua maggioranza, dopodomani il ministro dovrà fare i conti con il movimento per la difesa del tempo pieno. Sindacati e coordinamenti scenderanno in piazza per dare una spallata al suo progetto di riforma. "Saremo a Roma insieme ai genitori e insegnanti - ha annunciato il segretario dei Ds, Piero Fassino - per protestare contro i provvedimenti della Moratti e per salvare la scuola italiana e il futuro dei nostri figli".
Per alcune ore le dimissioni della Napoli hanno aperto una breccia nelle difese della riforma, assediata da alcune settimane da opposizione e sindacati. "Mi è parso di cogliere che nella circolare sulle iscrizioni - ha dichiarato la Napoli - siano state fatte delle scelte rispetto alla quali non saranno apportabili modifiche alla bozza di decreto". Uno sgarbo istituzionale del ministro? Il centrosinistra ha avvertito le difficoltà ed è andato all'attacco chiedendo il ritiro della circolare e del decreto, quindi uno slittamento della della riforma. In caso di rifiuto - che appare una certezza - Gavino Angius, presidente dei senatori Ds e Willer Bordon, capogruppo della Margherita al Senato, chiederanno le dimissioni della Moratti.
A Viale Trastevere la tensione per alcune ore è stata altissima. La Moratti ha incontrato Angela Napoli e dopo un lungo colloquio l'ha convinta a ritirare le dimissioni. "Ho deciso dopo aver ottenuto la garanzia che la circolare non lede le prerogative del Parlamento" ha spiegato la parlamentare di An, incassando prima gli applausi e poi i fischi del centrosinistra. Incidente chiuso.
Intanto negli istituti si fanno i conti con la direttiva ministeriale. Emergono i timori dei sindacati e le perplessità dei dirigenti scolastici. "Più che il tempo pieno, come lo intendiamo oggi - ha dichiarato il segretario nazionale della Cisl scuola, Daniela Colturani - il ministero offre un tempo scuola fino a un massimo di 40 ore a richiesta delle famiglie, con una netta distinzione tra materie obbligatorie e opzionali, da collocare nel pomeriggio. E' un ritorno al vecchio doposcuola".
I presidi hanno sottolineato i punti critici della circolare. "Si chiede ai genitori di sottoscrivere una scelta di tempo scuola aggiuntivo di 99 o 198 ore senza alcuna garanzia sui contenuti perché le scuole non sono ancora pronte - spiega Antonio Petrolino, del direttivo dell'Anp -. Una brutta premessa per una riforma che intende privilegiare l'utenza". Nessuna adesione, però, alla protesta: "Serve solo a danneggiare la scuola pubblica".
G.Ben.