Corriere-Scuola, ritardi per la riforma Moratti E per le "primine" mancano i fondi
Corsa per discuterla in Commissione entro fine mese Scuola, ritardi per la riforma Moratti E per le "primine" mancano i fondi ROMA - "Ho stabilito di concerto col governo di chiudere il ...
Corsa per discuterla in Commissione entro fine mese
Scuola, ritardi per la riforma Moratti E per le "primine" mancano i fondi
ROMA - "Ho stabilito di concerto col governo di chiudere il 30 luglio in commissione Istruzione, anche con sedute notturne, per andare in aula lo stesso giorno", dice il presidente della VII Commissione di palazzo Madama, Franco Asciutti. La riforma della scuola approderà in Senato a fine mese. Ci sarà solo il tempo per la relazione. Tutto il resto è rinviato a settembre, poi toccherà alla Camera. E non è del tutto esclusa una terza lettura. La prospettiva più probabile è quella di un'approvazione definitiva entro l'anno. L'avvio vero avverrà nel 2003. E la partenza graduale della riforma, annunciata dal ministro Moratti, cominciando dalle iscrizioni anticipate alla materna e alle elementari?
SPERIMENTAZIONI - La possibilità di cominciare a saggiare già da settembre la bontà della proposta scolastica del centrodestra, utilizzando la legge dell'autonomia, è in teoria ancora possibile ma si scontra con i tempi. Viale Trastevere dovrebbe emanare una circolare, dopo aver acquisito il parere del Cnpi (Consiglio nazionale della pubblica istruzione) mentre i consigli d'istituto delle scuole dovrebbero approvare l'eventuale partecipazione e riaprire i termini delle iscrizioni per i bambini che compiono gli anni tra gennaio e febbraio, avvertendo le famiglie. L'incertezza riguarda anche gli organici: se la classe è satura, l'arrivo di bambini anticipatori dovrebbe portare a uno sdoppiamento. Ma in tempi di ristrettezze di bilancio, verranno autorizzate nuove classi, anche se in numero ridotto? Un altro dubbio riguarda l'inglese obbligatorio - oggi insegnato sperimentalmente solo al 27,5 per cento dei bambini in prima elementare - e l'informatica. L'eventuale sperimentazione potrebbe interessare anche queste innovazioni, sempre che i piani di studio siano pronti entro luglio.
LE FAMIGLIE - Al momento è tutto da decidere. E nelle famiglie interessate all'operazione "iscrizioni anticipate" ci si rende conto che quest'opportunità diventa sempre più improbabile. "Ancora una volta - osserva Angela Nava, presidente del Coordinamento genitori democratici - ci troveremo di fronte ad un'Italia a macchia di leopardo: ad alcuni sarà dato di anticipare, ad altri no, ammesso che l'anticipo sia un elemento positivo". Per mettere in moto le sperimentazioni ci sarebbero soltanto due o tre settimane a cavallo tra agosto e settembre. Comunque, se il ministro Moratti dovesse decidere di fare questo passo, la prospettiva realistica è quella di un coinvolgimento di poche migliaia di ragazzi di 5 anni su un totale di 26 mila prime classi.
BRESCIA - La domanda sociale di anticipare l'età dell'iscrizione, al di la delle sorti della riforma, resta comunque forte. Come dimostra l'esperienza dell'amministrazione comunale di centrosinistra di Brescia, città con importanti tradizioni nel campo della pedagogia, che non da oggi ha creato sezioni di materna definite "primavera", per bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni. E che si è candidata, con una lettera del sindaco diessino al ministro Moratti, di fare da città apripista nella ricerca pedagogica, una volta approvata la legge, proponendosi di sperimentare le principali innovazioni, compresa quella dell'iscrizione anticipata alle elementari.
Giulio Benedetti