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Corriere: Scuola, oggi lo sciopero Tensione a Roma e Milano

Irruzione dei giovani di An in una sede Cgil. Epifani: squadristi

14/11/2008
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Corriere della sera

La manifestazione

Braccio di ferro studenti-polizia per un treno speciale

Cinque cortei oggi nella capitale. Molti studenti arrivati da tutta Italia hanno dormito negli atenei occupati
ROMA — Alla fine ce l'hanno fatta, sono partiti. Da Milano, Verona, Napoli. Da tutt'Italia. Treni speciali, prezzi politici, addirittura sconti-comitiva concessi ieri da Trenitalia dopo un braccio di ferro sfibrante. Il movimento studentesco s'è rimesso in marcia e oggi «a Roma saremo in 100 mila», promettono, sognando l'assedio a Montecitorio (ma la zona è già stata dichiarata
off limits dalle forze dell'ordine). «L'Onda anomala prepara la Mareggiata»: è un altro slogan della vigilia.
«Moni Ovadia parti con noi...»: così studenti e centri sociali milanesi, ieri pomeriggio, incontrando l'attore per caso alla Stazione Centrale. Tutto questo, mentre la trattativa con le Ferrovie per ottenere un treno-charter (15 euro a persona contro i 44 richiesti dall'azienda) non si sbloccava e cresceva così la tensione con carabinieri e poliziotti, schierati a difesa dei binari e a protezione degli altri passeggeri. Moni Ovadia alla fine non è partito per Roma, ma ha solidarizzato al megafono con i ragazzi: «Bravi, perché non vi siete fatti egemonizzare dai partiti». Alla fine, il treno speciale s'è trovato: 5 mila euro li ha messi la Cgil, altri 5 mila Rifondazione comunista e il resto (non più di 20 euro a persona) gli universitari.
Sciopero, dunque. Cgil e Uil oggi saranno in piazza per la mobilitazione sull'università, la ricerca e l'alta formazione artistica e musicale (accademie e conservatori). E sfileranno insieme agli studenti contro la legge 133 (Cisl, Ugl e Snals hanno ritirato l'adesione dopo l'incontro col ministro Gelmini). I manifestanti che sono arrivati in nottata in treno a Roma, hanno dormito alla Sapienza nelle facoltà occupate. Azione universitaria (An) e i Giovani di Forza Italia hanno accusato la sinistra di aver trasformato gli atenei in «ostelli». In serata, per il «rischio di un'occupazione imminente», è stato interrotto a Giurisprudenza un convegno di 450 giuristi, al quale prendeva parte anche il giudice Frigo. Il rettorato, tuttavia, ha negato «lo sgombero».
«Mi auguro che i giovani possano manifestare respingendo qualsiasi ipotesi di violenza», è l'appello del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Oggi, nella capitale, cinque cortei (e traffico in tilt, probabilmente). Quello dei sindacati partirà dalla Bocca della Verità alle 9.30. Alla stessa ora, ma da piazze diverse, si muoveranno gli studenti: gli universitari de «La Sapienza» da piazzale Aldo Moro; quelli di «Roma Tre» dalla Piramide Cestia, i medi (a cui si uniranno gli universitari venuti in treno) da piazza della Repubblica. L'arrivo, per tutti, sarà in piazza Navona, teatro degli scontri del 29 ottobre tra «rossi» e «neri».
Stavolta, però, quelli del «Blocco studentesco» non ci saranno: «È una manifestazione tutta a sinistra, non c'interessa », dicono. Ma un altro gruppo di destra, «Area identitaria romana», ha fatto sapere che un corteo, al grido di «non lasciamo la piazza ai neo-comunisti», partirà alle 14 dal quartiere Prati per arrivare al ministero della Pubblica istruzione.
Insomma, la tensione resta alta. Specie dopo l'irruzione, ieri mattina, nella sede romana della Cgil-scuola di un gruppo di Azione studentesca (An). Dura la reazione del sindacato (per Epifani è un'«azione squadrista »), Prc e Pdci hanno parlato di «atto di stampo neo-fascista ». Per i giovani di destra, invece, solo «un'occupazione pacifica e goliardica», decisa nei confronti della Cgil-scuola «che è il responsabile principale di un sistema che non ci piace, il sistema di privilegi che ingessa la scuola italiana».
«Rischio occupazione»
Alla Sapienza convegno di giuristi interrotto per «rischio occupazione». Il rettorato: nessuno sgombero
Fabrizio Caccia


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