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Corriere-Scuola, meno materie nei licei

Continua la protesta degli studenti. Gli insegnanti scenderanno in piazza il 14 dicembre Scuola, meno materie nei licei Otto gli istituti secondari immaginati, forse sparirà il latino allo s...

06/12/2001
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Corriere della sera

Continua la protesta degli studenti. Gli insegnanti scenderanno in piazza il 14 dicembre

Scuola, meno materie nei licei

Otto gli istituti secondari immaginati, forse sparirà il latino allo scientifico

ROMA - E' in arrivo una piccola rivoluzione nei licei: diminuiranno le materie, verranno definiti nuovi piani di studio. "Oggi le discipline insegnate vanno da 13 a 18 a seconda del tipo di liceo: noi vogliamo portarle al massimo a 9-10", spiega Giuseppe Bertagna, il responsabile della commissione che il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti ha messo al lavoro per la riforma della scuola. Una rivoluzione ancora da definire nei dettagli quella della scuola secondaria, sebbene già si parli dell'introduzione di nuove materie, come le scienze sociali e le nuove tecnologie, oltre all'ipotesi di far sparire il latino dal liceo scientifico. Bertagna, tuttavia, precisa: "L'idea non è di far sparire alcune materie dall'insegnamento, piuttosto di accorpare l'insegnamento nelle mani di uno stesso docente". Bertagna spiega quindi che nella bozza approntata dalla commissione i licei sono stati definiti per piani di studio, con delle novità. Perché negli otto licei immaginati dalla commissione, accanto ai tradizionali Classico, Scientifico, Linguistico, Tecnologico, Artistico vengono introdotti anche l'Economico, l'Umanistico e il Musicale, secondo la nuova filosofia della riforma che prevede "l'esplicitazione degli obiettivi specifici di apprendimento", tesa ad una qualificazione degli studenti più specifica e mirata al mondo del lavoro di quella attuale.

LA PROTESTA CONTINUA - La bozza di riforma del ministro Moratti, tuttavia, continua a non convincere gli studenti. E adesso la nuova protesta si sta concentrando tutta sugli Stati Generali che il ministro ha convocato a Foligno per il prossimo 19 e 20 dicembre. Ed è proprio il 20 dicembre nella piazza di Foligno il nuovo appuntamento di protesta lanciato dai diversi movimenti studenteschi che è stato subito raccolto dalla Rete dei "no-global", ma anche da qualche esponente politico, primo fra tutti il leader di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. Contestano la riforma "ispirata a modelli neo-liberisti e all'idea di una scuola azienda", spiegano i promotori della manifestazione lì agli Stati generali che, forse, il Governo starebbe pensando di spostare. "Ma non servirà spostarla da nessuna parte, protesteremo ovunque", avverte Francesco Caruso, il leader napoletano dei "no-global" che prima dell'appuntamento di Foligno hanno già organizzato altre manifestazioni analoghe a Roma (il 12 dicembre), a Genova (il 14) e a Napoli dove ieri sono scesi in piazza in 10 mila.

IN PIAZZA ANCHE I PROFESSORI - Sono i docenti dei Cobas che il prossimo 14 dicembre hanno indetto una manifesatzione nazionale di piazza per fermare la riforma Moratti, ma anche per sostenere un pacchetto di richieste mirate al rilancio della scuola pubblica. Lo stesso giorno le organizzazioni Cgil, Cisl e Uil della scuola hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale del comparto, ma questa volta è in adesione alla mobilitazione di tutti i comparti del pubblico impiego indetta dalle confederazioni.


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