Corriere-Scuola, la sperimentazione è modificabile
Pronto il decreto per il test in 200 Istituti. La Moratti disponibile ad alcuni cambiamenti. L'opposizione attacca "Scuola, la sperimentazione è modificabile" Il ministero fa una piccola apertu...
Pronto il decreto per il test in 200 Istituti. La Moratti disponibile ad alcuni cambiamenti. L'opposizione attacca
"Scuola, la sperimentazione è modificabile"
Il ministero fa una piccola apertura ai sindacati. Cisl e Uil apprezzano, critica la Cgil
ROMA - La sperimentazione è sempre più vicina, ma le polemiche sul test che sarà condotto in 200 scuole elementari e materne su alcuni aspetti del nuovo modello di istruzione - maestro prevalente, iscrizioni anticipate, inglese e informatica in prima elementare - non accennano a calare. I sindacati sparano a zero sul progetto, giudicato rigido, poco praticabile e privo di garanzie per il personale. La Margherita propone all'Ulivo una giornata di mobilitazione nazionale contro la sperimentazione e riceve un'immediata adesione da parte dei Ds. Il ministero getta acqua sul fuoco, dichiarando ai sindacati dei docenti di essere pronto a modificare il decreto sulla sperimentazione e ottiene un parziale apprezzamento da parte di Cisl e Uil. Sono le prime avvisaglie dell'autunno caldo della scuola (confermata per martedì un'ora di sciopero in Lombardia). Il test sulla riforma definito dalle diessine esperte di Istruzione, Maria Chiara Acciarini e Maria Grazia Pagano, un "blitz sulla sperimentazione, condotto in modo frettoloso e senza risorse finanziarie", si preannuncia uno dei terreni di scontro. Il ministro dell'Istruzione ha affidato al capo di gabinetto Michele di Pace il compito di annunciare ai sindacati la disponibilità a cambiare, prima della firma, il testo del decreto sulla sperimentazione, tenendo conto dei loro suggerimenti e di quelli delle altre parti interessate: gli enti locali e soprattutto il Consiglio scolastico provinciale - dove i sindacati sono rappresentati - che martedì esprimerà un parere non vincolante, ma destinato a pesare. Una bocciatura senza appello potrebbe complicare le cose, viceversa un giudizio non del tutto negativo spianerebbe la strada al test sulla riforma su cui la Moratti punta molto.
I confederali sono divisi. Per la Cgil il confronto è già chiuso. Cisl e Uil invece non disperano di ottenere qualche risultato nell'interesse degli insegnanti. Il segretario generale della Cisl Scuola, Daniela Colturani, è deluso quanto gli altri: le risposte del governo ai dubbi sollevati dai sindacati sulla sperimentazione sono ancora troppo vaghe. Tuttavia giudica positivamente il fatto che si tratta "di un decreto aperto ai suggerimenti del sindacato e al parere tecnico del Cnpi". "Bisognerà vedere - conclude - le risposte nei prossimi giorni". Anche secondo il segretario generale della Uil scuola non vi è stato nessun chiarimento. "L'unica apertura - osserva Massimo Di Menna - è data dalla possibilità che vengano introdotti elementi di maggiore flessibilità per le scuole che partecipano alla sperimentazione". "E' una situazione surreale - dice il leader della Cgil scuola, Enrico Panini -. Pensavamo di trovarci di fronte a una bozza aperta al confronto, ma poi scopriamo che il confronto è già chiuso con la conferma dei punti su cui abbiamo espresso giudizio negativo".