Corriere-Scuola, la riforma Moratti bloccata e rinviata a settembre
Scuola, la riforma Moratti bloccata e rinviata a settembre ROMA - Della riforma della scuola si riparlerà nella seconda metà di settembre. La legge delega è stata bloccata alla Commissio...
Scuola, la riforma Moratti bloccata e rinviata a settembre
ROMA - Della riforma della scuola si riparlerà nella seconda metà di settembre. La legge delega è stata bloccata alla Commissione cultura del Senato dai numerosi emendamenti dell'opposizione. E' quindi fallito il progetto del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti di portare in aula il provvedimento almeno per la relazione generale prima delle vacanze. Sarà così più difficile l'avvio delle sperimentazioni su alcune novità molto attese della legge delega: dall'anticipo delle iscrizioni alla materna e alle elementari, all'inglese in prima elementare. L'opposizione contesta le sperimentazioni: "Il governo intende aggirare il Parlamento, anticipando una riforma che non c'è".
Oltre 200 emendamenti, ostruzionismo dell'opposizione. La Pubblica Istruzione: il piano risponde a esigenze manifestate da molti
La riforma della scuola rinviata a settembre
Il progetto Moratti bloccato alla Commissione cultura del Senato. Sperimentazioni ancora possibili
ROMA - La riforma della scuola subisce un altro stop. Caduta da tempo l'ipotesi dell'approvazione da parte del Senato, restava in piedi la possibilità dell'ok perlomeno da parte della Commissione Cultura di Palazzo Madama e dell'approdo in aula almeno per la relazione generale. Ieri anche questa ultima chance è venuta meno. La riforma è ferma in commissione, bloccata dall'ostruzionismo dell'opposizione. La discussione è ferma all'articolo tre e procede lentissima per via degli emendamenti, oltre duecento.
RINVIO A SETTEMBRE - E' certo, a questo punto, che tutto sarà rinviato alla seconda metà di settembre. E' un duro colpo per il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, che ha già dovuto incassare il no alle assunzioni dei docenti e ora ha visto sfumare anche l'approvazione in commissione della sua riforma. L'arrivo della legge nell'aula del Senato, anche se alla vigilia della chiusura dei lavori parlamentari, avrebbe dato forza al piano di sperimentazioni della Riforma, in parte già avviato attraverso accordi con alcune regioni. L'intenzione di testare già da settembre alcune innovazioni previste dalla legge - anticipo età d'iscrizione alle elementari e materne, inglese e informatica in prima elementare e nuovi piani di studio - resta formalmente ancora in piedi. La legge sull'Autonomia consente infatti a scuole, regioni ed enti locali di introdurre anche modifiche nell'ordinamento.
ORDINE DEL GIORNO - Tra oggi e domani alcuni senatori della maggioranza potrebbero proporre un ordine del giorno a favore di una campagna di sperimentazioni. Se questo segnale non dovesse arrivare, l'anticipo avrebbe subito un altro smacco. Sarebbe, di fatto, archiviato. Qualche mese fa, quando si dava per certa l'approvazione da parte del Senato e non si erano manifestati i problemi finanziari, era stato calcolato che 86 mila bambini avrebbero potuto avvantaggiarsi delle iscrizioni precoci, prima tra le tante novità della riforma. Oggi, in un clima sempre più incerto, il numero delle scuole decise ad accogliere i bambini di 5 anni e mezzo potrebbe essersi notevolmente ridotto. Insomma, tempi duri per la Moratti. Nella prospettiva, ancor meno incoraggiante, di un autunno che per la scuola si annuncia molto caldo, con la sinistra e i sindacati, Cgil in testa, decisi a mobilitarsi contro la riforma e il ministro. Come viene annunciato, con toni insolitamente duri, in alcune pubblicazioni.
L'OPPOSIZIONE - La minoranza non vuole sperimentazioni senza riforma. Accusa il governo di voler aggirare il Parlamento. "Giunge notizia che il ministro Moratti - ha dichiarato il responsabile scuola della Margherita, Giovanni Manzini - in spregio a tutto il Parlamento e in particolare alla Commissione settima del Senato che sta esaminando a ritmi forzati il disegno di legge delega della riforma scolastica, abbia intenzione di introdurre con un semplice atto amministrativo la riforma stessa, prima che essa sia effettivamente approvata". Anche per Maria Grazia Pagano, senatrice Ds e membro della commissione Istruzione "il ministro sta cercando di attuare il disegno di legge sui cicli che ancora legge non è". "Manca poco all'apertura del nuovo anno scolastico - si legge in un articolo che apparirà oggi sul "Popolo" a firma del presidente dei deputati della Margherita, Pierluigi Castagnetti - e confusione, disagi, incertezze, conflitti con le organizzazioni dei docenti e degli altri lavoratori sono all'ordine del giorno. Per le famiglie poi che devono iscrivere i loro bimbi per la prima volta alla scuola dell'infanzia e alla scuola elementare siamo al buio completo visto che la riforma dei cicli è ancora al palo". A viale Trastevere si fa notare che la sperimentazione è libera e avviene solo su richiesta di altre istituzioni: "Il ministro non ha affatto aggirato il processo parlamentare in corso, ma ha risposto a esigenze manifestate da molte regioni, comuni e scuole".