Corriere-Scuola, la riforma arriva in Senato I fondi ci sono
Via libera in Commissione Scuola, la riforma arriva in Senato "I fondi ci sono" Il ministro Moratti: 18.000 professori che oggi non insegnano devono tornare alle loro funzioni ROMA - La ...
Via libera in Commissione
Scuola, la riforma arriva in Senato "I fondi ci sono"
Il ministro Moratti: 18.000 professori che oggi non insegnano devono tornare alle loro funzioni
ROMA - La Commissione istruzione del Senato ha approvato la riforma della scuola. Il provvedimento sarà esaminato oggi dall'aula di Palazzo Madama. Le legge dovrebbe essere licenziata in tempi brevi per approdare poi alla Camera. I 7 articoli sono rimasti invariati nella sostanza. Ecco le novità: il liceo musicale diventa musicale e coreutico. Viene abrogata la legge 30, ovvero l'ordinamento scolastico previsto dalla riforma Berlinguer, quella del ciclo di base unitario di 7 anni. Abrogata anche la legge 9 che ha elevato l'obbligo scolastico a 15 anni. Abolita la funzione abilitante dei concorsi: l'abilitazione si ottiene solo con la formazione universitaria. I docenti di sostegno non abilitati saranno ammessi al secondo anno delle scuole di specializzazione post laurea per insegnanti (Siss). Gradualità e avvio sperimentale per le iscrizioni anticipate alla scuola dell'infanzia e alle elementari nei prossimi 3 anni. Si terrà conto della disponibilità dei posti e delle risorse finanziarie. L'opposizione ha chiesto il ritiro del disegno di legge perché nella Finanziaria del 2003 manca la copertura. "Il governo - ha osservato - rinvia come sempre a momenti successivi il reperimento delle risorse". Di diverso avviso il presidente della Commissione, Franco Asciutti (Fi): "Il ministro e il sottosegretario Aprea ci hanno dimostrato che i fondi per la riforma ci sono".
E il ministro Moratti, rispondendo a un'interrogazione, ha annunciato che "oltre 18 mila professori svolgono oggi funzioni diverse dall'insegnamento. Occorre, dove possibile e con tutte le garanzie, farli riconfluire nella loro funzione primaria, razionalizzare e realizzare il loro impiego nei compiti d'istituto".