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Corriere-Scuola: la protesta riparte dai presidi

Stamani assemblea al cinema Capranichetta a Montecitorio. Il 18 marzo sciopero generale di tutto il comparto Scuola: la protesta riparte dai presidi Su 616 istituti a Roma, 140 non hanno un di...

09/03/2005
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Corriere della sera

Stamani assemblea al cinema Capranichetta a Montecitorio. Il 18 marzo sciopero generale di tutto il comparto
Scuola: la protesta riparte dai presidi
Su 616 istituti a Roma, 140 non hanno un dirigente fisso ma cambiano ogni anno
Scuola, la protesta riparte dai presidi. Questa mattina molti dirigenti scolastici si riuniranno in assemblea al cinema Capranichetta di piazza Montecitorio per discutere di precariato. La giornata di mobilitazione, indetta da Cgil, Cisl e Uil, che preannuncia quella che interesserà tutto il comparto scuola del 18 marzo (giorno di sciopero generale) parte da un dato: nelle 616 scuole di Roma e provincia quasi un quarto dei presidi (140) non hanno un incarico fisso ma sono costretti a cambiare istituto ogni anno. E a ben poco serviranno, secondo i sindacati, le assunzioni che partiranno tra un paio di anni, tempo in cui dovrebbe espletarsi il concorso ordinario, uscito dopo 12 anni e partito a fine dicembre che prevede tre prove (2 scritte e una orale) e 9 mesi di corso. Per il momento nelle scuole romane le uniche assunzioni andate a buon fine sono state quelle di settembre scorso (un centinaio in tutto), senza riuscire a colmare le carenze accumulate nel corso degli anni.
"Quel che chiedono i precari - spiega Antonino Titone, responsabile dei dirigenti scolastici della Cgil Scuola - è la possibilità di avere una sede di lavoro stabile attraverso l'indizione di 2 concorsi contestuali, uno ordinario e l'altro riservato, per tutti i posti vacanti. Che è anche quello che prevede la legge 58 del 98 sulla dirigenza scolastica, da tempo disattesa, fino a quando tutto ciò non si applicherà, il precariato dei dirigenti scolastici non si risolverà mai. E intanto sono sempre di più i docenti costretti a chiedere ogni anno l'inserimento nelle graduatorie per gli incarichi di presidenza e ad operare in una situazione di estrema incertezza che danneggia gli studenti e i docenti alle prese con gestioni sempre diverse".
Ma quali sono i requisiti che un professore deve avere per ambire alla poltrona di preside? Innanzitutto occorrono 7 anni di servizio in ruolo nella scuola per partecipare al concorso ordinario, per quello riservato vanno aggiunti altre tre anni di incarichi di presidenza. Lo stipendio medio, dopo 20 anni di servizio, si aggira intorno ai 2300 euro netti, mentre appena assunti gli euro sono 2100, una cifra seriore di circa 500-600 a quella di un docente.
Alla protesta di oggi non parteciperà l'Associazione nazionale dei dirigenti e delle altre professionalità della scuola "perché - spiega il professor Valentino Bavero, responsabile dell'area controllo- il Senato ha già approvato il disegno di legge che dà il via al concorso ordinario e che risponde a gran parte delle nostre richieste".
La mobilitazione odierna sarà il preludio dello sciopero generale del 18 marzo 2005 al quale parteciperanno tutti i lavoratori della scuola: docenti e personale amministrativo. Si protesta per il mancato rinnovo del contratto di lavoro dei presidi fermo al 2001, per il rinnovo del biennio economico 2004-2005 del contratto di lavoro del personale docente e Ata (Assistenti tecnici ausiliari) e per l'avvio di una politica di investimenti pluriennali a favore della scuola pubblica.

Anna Merola


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