Corriere-Scuola in sciopero, sindacati divisi
Lo Snals non partecipa all'agitazione di venerdì decisa da confederali e Gilda. Scuola in sciopero, sindacati divisi. Scontro sui tagli delle cattedre. La Cgil: migliaia di posti, la lotta sarà du...
Lo Snals non partecipa all'agitazione di venerdì decisa da confederali e Gilda.
Scuola in sciopero, sindacati divisi.
Scontro sui tagli delle cattedre. La Cgil: migliaia di posti, la lotta sarà dura.
A due giorni dallo sciopero nazionale della scuola, proclamato da confederali e Gilda, è scontro tra i sindacati dei professori. Ieri il ministro Moratti ha mostrato ai rappresentanti dei docenti la bozza della circolare sugli organici della scuola per il prossimo anno scolastico. Lo Snals, il maggiore sindacato autonomo tra i dipendenti dell'Istruzione, che ha scelto la strada del dialogo col governo, ha reso note le cifre. Sono 5.885 i posti tagliati dalla Finanziaria 2002 e 2.900 i nuovi posti creati in virtù della legge di riforma della scuola che andrà in vigore dal prossimo settembre: il risultato è di circa tremila posti in meno. Il danno è stato limitato grazie al confronto, sostiene il sindacato autonomo. A Viale Trastevere precisano che i tagli avvengono in presenza di un forte calo di iscrizioni: 40 mila in meno nelle medie e nelle superiori. E soprattutto non cambiano l'"anomalia" italiana: un docente ogni dieci studenti a fronte di un rapporto di un insegnante ogni quindici alunni nel resto d'Europa. "Il ministero dell'Istruzione ha previsto troppi tagli nell'organico della scuola senza dare alcuna garanzia alle famiglie" è il duro giudizio della Cgil scuola che riafferma l'importanza dello sciopero di dopodomani e annuncia nuove agitazioni.
I 5.885 "tagli" risultano da 2.200 posti in meno nella scuola primaria, 591 nella secondaria di primo grado, 2.513 nella secondaria di secondo grado e 800 nel sostegno. Fin qui i tagli. Ma ci sono anche 219 posti in più nella scuola dell'infanzia. Risultato: 5.885 cattedre in meno. I 2.900 nuovi posti finanziati dalla legge di riforma si ottengono invece sommando i 2.000 nella scuola primaria o elementare per effetto degli anticipi e 900, sempre nella scuola primaria, che si creano grazie alla seconda lingua straniera. "Lo Snals-Confsal attraverso il metodo di un serrato confronto con il governo è riuscito a ottenere una drastica riduzione dei tagli", afferma il segretario generale Fedele Ricciato. Ma per confederali e Gilda, che dopodomani sciopereranno, il governo ha usato la mannaia. "Pochi aggiustamenti che non mutano la sostanza dei tagli previsti e il giudizio negativo da noi confermato", è il parere del leader della Uil scuola, Massimo Di Menna.
"Il 26 marzo con lo sciopero generale della scuola ribadiremo il nostro secco no a questa politica. Poi - annuncia Enrico Panini, segretario generale della Cgil scuola - o si cambia decisamente musica, e si apre un confronto vero, o la lotta unitaria non potrà che essere ancora più dura". "Siamo dentro a un inaccettabile balletto di cifre - continua Panini - che ha come unico obiettivo quello di convincere che non ci sono problemi per poi, calata la protesta, compiere le scelte vere".
G. Ben.