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Corriere-Scuola: i Comuni chiedono garanzie sulla sperimentazione

enti locali vogliono materne omogenee per età e niente liste d'attesa negli istituti scelti. Oggi l'ultima riunione Scuola: i Comuni chiedono garanzie sulla sperimentazione Si apre un nuovo fro...

12/09/2002
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Corriere della sera

enti locali vogliono materne omogenee per età e niente liste d'attesa negli istituti scelti. Oggi l'ultima riunione

Scuola: i Comuni chiedono garanzie sulla sperimentazione

Si apre un nuovo fronte di discussione sui corsi professionali: i ragazzi uscirebbero dal sistema dell'istruzione prima dei 15 anni

ROMA - La sperimentazione ai blocchi di partenza. Stamani i dirigenti regionali, riuniti al ministero dell'Istruzione, metteranno a punto gli ultimi dettagli prima dell'avvio del test in duecento scuole. Il ministro Moratti sta portando a conclusione un'operazione difficile. Ma una nuova grana sembra profilarsi all'orizzonte. Secondo il Consiglio nazionale della pubblica istruzione (Cnpi) la sperimentazione riguardante la formazione professionale concordata con alcune regioni, un secondo filone rispetto a quello che sta per investire le elementari e le materne, rischia di produrre "un diffuso contenzioso". Le convenzioni infatti consentono ai ragazzi di assolvere l'obbligo scolastico anche nella formazione professionale, iscrivendosi ai corsi subito dopo le medie, e quindi permettono di uscire dal sistema dell'istruzione prima del quindicesimo anno di età, in contrasto con quanto stabilisce l'attuale ordinamento.
Sembra complicarsi, intanto, l'avvio della sperimentazione sull'anticipo dell'età nelle materne. Dopo il Cnpi anche l'Anci ha elencato in un breve documento inviato alla Moratti le condizioni che dovrebbero garantire la fattibilità del test, evitando ricadute negative sui servizi scolastici per l'infanzia gestiti dagli enti locali. Nessun problema per il ministero. "Le osservazioni e le condizioni formulate dall'Anci - si legge in una nota di viale Trastevere - sono pienamente condivise in quanto finalizzate ad assicurare serietà, rigore e qualità". L'obiettivo del Miur, continua la nota, è quello di "mettere a fuoco - attraverso la sperimentazione - le modalità ottimali per ampliare il servizio della scuola materna ai bambini della fascia di eta dai due anni e mezzo ai tre anni, oggi spesso esclusi".
I Comuni chiedono sezioni di scuola materna omogenee per età, al fine di evitare che piccini di due anni e mezzo si trovino a fianco di bambini di 5 anni. "Occorre considerare la possibilità di formare sezioni di età compresa tra i 2 anni e mezzo e i 3 anni e mezzo, con un rapporto bambini-educatori che tenga conto della legislazione regionale e di poter usufruire di locali, di servizi ausiliari e igienici idonei", si legge nel documento inviato al ministro. Vengono poi ribadite alcune richieste fatte dal Cnpi, che martedì ha dato il via libera alla sperimentazione nella scuola dell'infanzia e in prima elementare. "E' necessario - sostiene l'Anci - che non vi siano liste di attesa riguardanti le scuole interessate e che il personale sia specificamente formato". Per i Comuni, infine, "sarebbe assai opportuno che la sperimentazione si svolgesse nei plessi in cui sono presenti tanto le scuole per l'infanzia quanto le scuole elementari, in modo da non creare problemi organizzativi e difficoltà alle famiglie".

G. Ben.

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