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Corriere-Scuola, abolito l'esame di idoneità per le private non parificate

Polemica sulla decisione del ministero che riguarda 30 mila alunni di elementari e medie. La Cgil: ennesimo regalo Scuola, abolito l'esame di idoneità per le private non parificate ROMA - S...

07/02/2006
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Corriere della sera

Polemica sulla decisione del ministero che riguarda 30 mila alunni di elementari e medie. La Cgil: ennesimo regalo
Scuola, abolito l'esame di idoneità per le private non parificate
ROMA - Sono le scuole "privatissime": a differenza di quelle parificate, non ricevono nemmeno un euro dalle casse pubbliche e vivono solo delle rette pagate dai genitori. Le scuole steineriane, ad esempio: quelle frequentate dai figli di tanti vip, che educano con pennelli ed uncinetto e mettono al bando la tv. Ma anche altre, non riconosciute dallo Stato. Nelle loro aule siedono 30 mila bambini, qualche briciola in più dell'1 per cento considerando tutte le elementari. Ma i piccoli alunni sono in diminuzione anche per colpa di quella seccatura in più: un esame da superare alla fine di ogni anno davanti ad una commissione esterna. Uno stress per bambini così piccoli. Un inconveniente (o una garanzia, dipende dai punti di vista) che non ci sarà più. Con una circolare firmata dal direttore generale per gli ordinamenti scolastici, Silvio Criscuoli, il ministero dell'Istruzione ha eliminato questa prova sia alla fine di ogni anno sia al termine delle elementari. Il tutto, si legge nella circolare, "sulla base di una interpretazione logico-sistemica della normativa". Enrico Panini - segretario della Federazione lavoratori conoscenza della Cgil, la vecchia Cgil scuola - annuncia ricorso al Tar e parla di "ennesimo regalo agli istituti privati". "È evidente - spiega - che in questo modo si cancella un altro elemento di garanzia per i ragazzi che frequentano le private e viene meno una funzione di controllo della qualità da parte del sistema pubblico". Perché? Secondo Panini, il "ministero ha raccolto il grido di dolore di alcuni gestori di scuole private ed è corso fulmineamente in loro soccorso". La reazione della Cgil, da sempre contraria alla linea Moratti, non sorprende. Stupisce invece il commento dell'Aninsei, l'Associazione nazionale istituti non statali. I destinatari del "regalo" di cui parla il sindacato. Spiega il presidente Luigi Sepiacci, per una volta d'accordo con il rivale Panini: "È vero, è un regalo ed è illegittimo. Se fosse il primo passo verso l'abolizione del valore legale del titolo di studio saremmo d'accordo. Ma per questo non basta una circolare, serve una legge". Tanto più che proprio ieri - ricorda Sepiacci - è stata pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l'ultimo decreto legge del ministero dell'Istruzione appena convertito. "All'articolo 1 - spiega Sepiacci - ribadisce che queste le scuole non possono rilasciare titoli aventi valore legale. Abolire l'esame contraddice questa norma. È una circolare da delirio di onnipotenza".

Lorenzo Salvia


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