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Corriere-scuola a 5 anni, così le iscrizioni

scuola a 5 anni, così le iscrizioni Pochi i posti riservati alla sperimentazione: difficile trasferire i bambini nei 200 istituti selezionati. Materne, partenza in ritardoROMA - L'ultima sperime...

21/09/2002
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Corriere della sera

scuola a 5 anni, così le iscrizioni
Pochi i posti riservati alla sperimentazione: difficile trasferire i bambini nei 200 istituti selezionati. Materne, partenza in ritardoROMA -

L'ultima sperimentazione, targata Moratti, sta per partire. Si aggiunge alla lista lunghissima di "test" ai quali la scuola è stata sottoposta negli ultimi decenni e che hanno coinvolto milioni di studenti. L'anticipo dell'iscrizione alle materne e alle elementari, uno dei pilastri del progetto, non è una novità assoluta se si considera che le famiglie da molti anni, attraverso le "primine", sono solite acquisire un vantaggio in termini di tempo per i ragazzi. La novità sta nel fatto che oggi ci si può rivolgere anche alla scuola statale, ma in un numero limitato di casi. L'anticipo dell'età, infatti, a differenza della sperimentazione didattica e organizzativa che prevede il maestro di riferimento, la didattica personalizzata, l'inglese e le nuove tecnologie in prima elementare, non può essere generalizzato. Si tratta di un esperimento scientifico, che le duecento scuole interessate al test dovranno condurre con rigore. Ma se a decidere fossero le famiglie, sarebbe anche il test più esteso. POCHI POSTI - Molti, anzi moltissimi genitori dovranno rassegnarsi. Se non hanno già scelto altre strade, consigliati anche dall'incertezza che ha accompagnato tutta la vicenda, le possibilità di mandare in prima a cinque anni e mezzo i loro bambini sono molto limitate. Il decreto dice che l'individuazione degli alunni che frequenteranno anticipatamente, avendo i requisiti di età - sei anni entro il 28 febbraio - è effettuata tra quanti provengono dalle scuole dell'infanzia nell'ambito territoriale del circolo didattico o istituto comprensivo indicato dal ministro dell'Istruzione. Le scuole sono in tutto duecento. Vengono dunque esclusi i bambini che frequentano le materne di tutti gli altri circoli o istituti comprensivi. Restano in gioco solo i bambini iscritti a una delle scuole prescelte. Ma l'iscrizione anticipata alle elementari dipenderà anche dai posti disponibili rispetto alle domande. Il numero di posti e i criteri di ammissione verranno decisi dalle singole scuole. Qualcuna potrà dire: non più del dieci per cento rispetto alla classe, altrimenti il raffronto tra bambini di diversa età e quindi il test perdono l'attendibilità. Altre potranno essere di manica più larga. E tra i criteri di scelta, se le liste interne risulteranno abbastanza lunghe, potrebbero venire utilizzati quello secco dell'età oppure la valutazione del bambino attraverso il profilo rilasciato dalla scuola materna. Il criterio generale, al quale tutte le scuole dovranno comunque attenersi, è che la sperimentazione non potrà in alcun modo modificare il numero delle classi. E ciò renderà molto difficile per un genitore ottenere il trasferimento del figlio da una scuola che non effettua la sperimentazione a una delle 200 incluse nel test nazionale, già organizzate con i propri alunni. A meno che non si tratti di un'elementare con classi poco affollate o con scarse domande interne. A quel punto basterà ottenere il nulla osta per il trasferimento dalla scuola di provenienza e l'ok del dirigente della nuova scuola. LE MATERNE - Per quanto riguarda l'iscrizione anticipata alle materne vanno certamente messi in conto tempi molto più lunghi rispetto a quanto avverrà nelle elementari. Le scuole non potranno partire prima di aver raggiunto accordi o stipulato convenzioni con i comuni di appartenenza. Alle maestre, infatti, dovrà affiancarsi il personale di assistenza proveniente dagli asili nido, in grado di occuparsi di piccini di due anni e mezzo. Per la Cisl scuola, il sindacato più rappresentativo nella scuola di base, permangono ancora "alcune preoccupazioni". "Le attese di tante famiglie, suscitate da lanci mass-mediatici estivi - ha detto il segretario generale Daniela Colturani - non trovano oggi riscontro e generano delusione nei confronti del sistema scolastico pubblico nazionale".
G. Ben.


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