Corriere-Roma-Tra gli assunti, che aspettavano da dieci anni

Tra gli assunti, che aspettavano da dieci anni
L'età media dei nuovi professori? Tra 35 e 50 anni
vita da Precari
A Roma e nel Lazio sono state 4.526 le assunzioni nella scuola: 4.057 immissioni in ruolo hanno riguardato i docenti. Nel conto sono inclusi anche 877 insegnanti di religione, primo contingente ad essere assunto a tempo indeterminato nella scuola. Negli anni scorsi infatti gli insegnanti di religione hanno sempre firmato contratti annuali e comunque a tempo determinato. Ad essi vanno aggiunti 14 educatori dei convitti e 455 unità del personale Ata (assistenti tecnici amministrativi). I grossi numeri si riferiscono alla scuola primaria che, solo nella capitale, il prossimo 14 settembre, vedrà arrivare nelle classi "862 nuove leve". Insegnanti che, spesso, vengono da 10, ma anche 15 anni di precariato. E questa lunga permanenza nelle graduatorie ha anche comportato decine di rinunce (soprattutto nelle Superiori) di aspiranti professori che, nel frattempo, devono aver scelto un'altra strada. I più tenaci sono soprattutto donne di età compresa tra i 30 e i 44 anni nella scuola secondaria e tra i 26 e i 39 anni nelle materne e nella primaria. Tra loro c'è Catina Riccitelli, 40 anni, precaria da 11 che, dopo aver firmato il contratto di insegnante di sostegno nella scuola materna di Villalba di Guidonia, quasi non ci credeva ancora e, ripetendo meccanicamente la frase: "Sono di ruolo", è scoppiata a piangere dall'emozione. Aveva gli occhi lucidi anche la trentaduenne Daniela Adessa, neo docente di ruolo per il sostegno ai bimbi disabili delle primarie che, dopo la firma, ha abbracciato contenta colleghe e parenti. Ma per molti precari "sistemati" ce ne sono molti altri ancora in attesa nonostante migliaia di cattedre vacanti. Per questo, nei giorni scorsi, i molti movimenti e associazioni dei precari hanno protestato davanti a Montecitorio per chiedere "impegni precisi a tutela e salvaguardia del diritto al lavoro dei precari, costretti a vivere l'ennesima "calda" estate all'insegna dell'incertezza sul proprio futuro". "Perché - spiegano dal Movimento Interregionale Insegnanti precari, Il decreto sulle immissioni in ruolo, sbandierato come "risolutore" è assolutamente inadeguato. Infatti, rispetto all'esercito dei 30mila precari, quelli baciati dalla fortuna sono stati solo il 10%. Per le immissioni in ruolo il Csa ha seguito l'iter di legge che prevede di attingere per il 50% dai vincitori di concorso e per l'altro 50% dalle graduatorie permanenti.
Ma qual è l'età media dei nuovi professori? Secondo un'indagine pubblicata sul "Libro bianco del precariato" dal sindacato degli insegnanti Gilda "si parla in media di persone tra i 35 e i 50 anni già pluriabilitate, quindi di docenti con lunga esperienza professionale nella scuola che stanno da anni formando le nuove generazioni. Si tratta anche di professori che, vista l'età, nonostante una o più lauree e specializzazioni, sono difficilmente "riciclabili" in altri settori lavorativi. Spesso hanno famiglia e figli, nonostante una situazione economica non rosea. Chi è diventato docente di ruolo nei giorni scorsi, da precario ha vissuto, fino a poco tempo fa, con uno stipendio sotto la soglia di povertà che si aggira intorno ai 9.960,00 euro all'anno. I precari, infatti, lavorano, se va bene, da settembre inoltrato fino a giugno, mese in cui terminano le lezioni. La loro retribuzione media, per i 9 mesi in cui salgono in cattedra, è di 1.100-1200 euro al mese.
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A. Me