Corriere/Roma: Scuole in rosso, allarme stipendi
Niente gite né visite o laboratori, mancano i quattrini per il toner delle stampanti e i pennarelli. E c'è chi non prende lo stipendio
A rischio le paghe dei supplenti. Il direttore regionale Pagnani: «A fine mese i soldi arriveranno»
Scuole in rosso: anche il Tasso senza soldi
L'allarme dall'Albertelli al Newton: si tira marzo coi fondi dei genitori nelle casse d'istituto
Scuole con l'acqua alla gola. Mancano i soldi per pagare il toner delle stampanti e i pennarelli per la materna. I supplenti lavorano gratis e chi va in maternità, non sa se e quando prenderà il sussidio. Per risparmiare si riducono laboratori, gite, visite e tutte le attività extradidattiche. In questo momento molti istituti romani sopravvivono grazie all'aiuto delle famiglie.
All'endemico ritardo nell'erogazione dei fondi da parte del CSa (ex provveditorato) si sono aggiunte quest'anno nuove complicazioni dovute al decreto Bersani che per la prima volta ha stabilito il passaggio diretto dei finanziamenti tra ministero e scuole, senza passare per il provveditorato. Un sistema che per ora sta provocando rallentamenti e disguidi. «In futuro forse apprezzeremo - spiega Mario Rusconi, vicepresidente dell'Associazione nazionale presidi e dirigente scolastico allo scientifco Newton - ma ora ha soltanto causato il blocco dei fondi al ministero». Dopo i tagli di almeno tre Fianziarie consecutive, le anticipazioni per pagare insegnanti e materiale didattico, le scuole stanno attingendo a piene mani dai fondi delle casse d' istituto (dove va la cosiddetta tassa d'iscrizione e i contributi, si fa per dire, «volontari» dei genitori per aumentare l'offerta formativa). Ma stanno finendo anche quelli. «Mi sono rimasti 2-3 mila euro - lamenta Rusconi - e i nuovi fondi non arrivano. Per la prima volta in 22 anni non riesco a pagre i fornitori. Abbiamo anticipato le spese per pagare gli esami di maturità dell'anno scorso e non siamo ancora stati rimborsati. Così anche per le spese di manutenzione dell' edificio che la Provincia (competente per l'edilizia scolastica) sollecita ad eseguire e poi restituisce con ritardi intollerabili».
Conferma del disagio arriva anche dal Tasso, lo storico liceo classico di via Sicilia: «Stiamo andando avanti in economia con la speranza che arrivi marzo, mese in cui è previsto il pagamento di una prima tranche dei fondi ministeriali - dice il preside Achille Acciavatti - . Dobbiamo avere dall'amministrazione ben 180 mila euro, soldi anticipati per spese fondamentali e improrogabili come gli stipendi ai professori e ai commissari che fanno gli esami di maturità. Ma ci servono fondi per le spese di funzionamento della scuola: dall'acquisto dei libri a quello delle attrezzature scientifiche». Maria Luisa Viozzi, preside dell' Istituto comprensivo «Pacifici» di Villa Adriana a Tivoli, 800 iscritti, non si riesce nemmeno più a comprare i pennarelli e i fogli colorati per i piccoli della materna. «Per affrontare le spese più importanti - racconta - abbiamo chiesto aiuto ai genitori degli alunni delle medie che ci hanno offerto un contributo di 25 euro. Una volta pagati gli stipendi dei supplenti non ci restano neanche i soldi per acquistare il toner delle stampanti e la carta per le fotocopie».
Stesse difficoltà al classico Pilo Albertelli all' Esquilino. «Se non ci fosse il contributo dei ragazzi saremmo sul lastrico perché il ministero ci deve ancora rimborsare i soldi spesi per pagare gli esami di maturità - dichiara il dirigente scolastico Emilia Marano - e quest'anno non riusciamo ad affrontare le spese previste dall'offerta formativa: corsi di lingue, informatica, musica e teatro. Ma abbiamo problemi anche per le spese minori come l'acquisto di pagelle, registri di professori e libretti di giustificazione».
Al ministero rispondono che si stanno «attrezzando» per affrontare le novità previste dalla Finanziaria. Intanto il neo direttore generale dell'ufficio scolastico regionale del Lazio Bruno Pagnani assicura che «i fondi arriveranno entro la fine del mese. Lunedì prossimo è prevista una riunione in Viale Trastevere per parlare proprio di questo. Un'altra novità positiva - aggiunge - riguarda il "Fondo Unico" che abolisce le precedenti categorie. Permetterà di pagare indistintamente le diverse spese d'istituto mentre fino ad oggi si verificavano avanzi di cassa con soldi non spendibili perché già desinati ad altro».
Flavia Fiorentino Anna Merola