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Corriere-Roma-Scuola, la riforma ci costerà 17 milioni di euro

Sono 50 gli istituti candidati alla sperimentazione che riguarda i bambini di due anni e mezzo e di cinque anni e mezzo "Scuola, la riforma ci costerà 17 milioni di euro" L'assessore Co...

31/08/2002
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Corriere della sera

Sono 50 gli istituti candidati alla sperimentazione che riguarda i bambini di due anni e mezzo e di cinque anni e mezzo

"Scuola, la riforma ci costerà 17 milioni di euro"

L'assessore Coscia: per accogliere tutti ci vogliono 120 nuove sezioni di materna e 140 di elementari

"È difficile che la sperimentazione riesca a partire con l'inizio dell'anno scolastico. Non posso dire impossibile, ma certo siamo di fronte a tempi strettissimi". Cinquanta scuole candidate: tra le novità proposte dalla riforma Moratti, soprattutto l'ingresso anticipato per i bambini - due anni e mezzo per la materna, cinque e mezzo per le elementari - sarebbe accolto con gioia da molti genitori. Ma anche solo "sperimentare", adesso, a Roma, appare difficile: "All'inizio dell'anno mancano meno di venti giorni - spiega l'assessore alla scuola del Comune, Maria Coscia - le scuole candidate devono ottenere il via libera dal collegio dei docenti, poi devono essere selezionate, e non sono stati stabiliti criteri e regole". E se il futuro immediato è fotografato in tonalità scure, quello prossimo, secondo le stime del Comune, appare quasi buio: l'anticipo scolastico previsto dopo la sperimentazione, quindi dal settembre 2003, aperto a tutte le scuole, a Roma costerebbe una cifra orientativa vicina ai diciassette milioni di euro. Ogni anno. "Ed è chiaro che a quel punto servirebbero cospicui finanziamenti dello Stato". L'assessore Maria Coscia nell'occasione diffonde anche i dati dello studio realizzato dal Comune: "Secondo i nostri calcoli, a questa città, già alle prese con migliaia di bambini in lista d'attesa che stiamo faticosamente cercando di smaltire, per accogliere tutti i bambini di due anni e mezzo e di cinque anni e mezzo, occorrerebbero 120 nuove sezioni per la scuola dell'infanzia e 140 per le elementari".
Numeri che tradotti in parole diventano: "Non solo la sperimentazione è a rischio, visto che ci troviamo ad agire con tempi quasi impossibili, ma riuscire a realizzare l'anticipo generalizzato, per tutti, dal prossimo anno, non è affatto scontato, anzi. Il calcolo che abbiamo fatto, quei 17 milioni di euro, è ovviamente orientativo, perché in alcune scuole potrebbero esserci sia gli spazi sia le professionalità necessarie, ma comunque quella cifra non si discosta troppo dalla realtà". Insomma: sia la sperimentazione, sia la riforma, volute dal ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, a Roma potrebbero fermarsi.
Della sperimentazione l'assessore ha parlato in un colloquio telefonico con il direttore scolastico regionale, Francesco De Sanctis, giovedì pomeriggio. "Siamo praticamente a settembre, devono ancora essere stabiliti criteri e regole nella scelta delle scuole. Non solo - aggiunge Coscia - ma i presidi hanno candidato le scuole senza il parere del collegio dei docenti, che è necessario. Ecco, tutto questo dovrebbe avvenire nelle prossime due settimane. Insomma: c'è un tavolo di lavoro nazionale ma ancora non è stato aperto quello locale. Ed è chiaro che non accetteremo improvvisazioni. Perché stiamo parlando di bambini in un'età decisiva, formativa. E non si può rinunciare in nessun caso né alla qualità degli ambienti né alla professionalità del personale: ecco, sia chiaro, i diritti dei bambini sono tutto quello che ci preme".
L'Anci, l'associazione nazionale dei comuni, ha anche stabilito che non saranno riaperte le iscrizioni dopo la scelta delle scuole dove sarà sperimentata la riforma Moratti: "Il 10 settembre si riunirà la commissione scuola dell'Anci, definiremo il documento da presentare per stabilire criteri e regole. Poi ne dovremo discutere con il Ministero, ovviamente. Ma anche se non ci fossero divergenze, se i tempi non si allungassero ulteriormente, rimarrebbe comunque pochissimo tempo prima dell'inizio dell'anno scolastico". Otto giorni, per la precisione.


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