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Corriere-Roma-Pochi fondi, laboratori impossibili e docenti che mancano

NEGLI ISTITUTI Pochi fondi, laboratori impossibili e docenti che mancano Viaggio nei problemi che vengono affrontati nelle primarie e secondarie della città: "Le novità? Anche se volessimo,...

23/10/2004
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Corriere della sera

NEGLI ISTITUTI

Pochi fondi, laboratori impossibili e docenti che mancano

Viaggio nei problemi che vengono affrontati nelle primarie e secondarie della città: "Le novità? Anche se volessimo, non potremmo adeguarci"

"La riforma? Anche se volessimo attuarla non potremmo farlo". Nelle scuole romane il decreto attuativo della legge Moratti riguardante le scuole primaria (ex elementare) e secondaria (ex media) fatica ancora a prendere forma anche per problemi tecnici spesso collegati a mancanza di strutture e di fondi. È l'allarme di molti presidi e docenti. Alla Scuola Moscati della Garbatella, per esempio, della riforma, al momento, si sta applicando solo il bilinguismo "che - spiega il professore di Lettere Michele Firinu - funziona benissimo, ma il resto è ancora tutto da vedere: si parla del tutor, di un maestro cioè prevalente che, però vista la sua funzione, dovrebbe essere pagato adeguatamente e per questo i sindacati stanno ancora contrattando. Anche alcuni laboratori faticano a decollare per la mancanza di strutture adeguate: nell'ora di educazione musicale i ragazzi hanno a disposizione stereo vecchi e inadeguati e i fondi quest'anno sono diminuiti". Alla primaria Luigi Pirandello della Magliana i problemi nascono per le tre ore facoltative "che - spiega la maestra Bruna Sferra - concentrano tutte le classi nei laboratori lo stesso giorno e cioè il venerdì in cui quasi ci litighiamo gli spazi. D'altronde questo è l'unico giorno in cui c'è la disponibilità di compresenza nelle classi perché non si rimane a scuola il pomeriggio: così i bambini si dividono in gruppi ma di fatto poi non sappiamo dove sistemarci. In più le ore facoltative devono essere inserite o all'inizio delle lezioni o alla fine: in questo modo non siamo liberi di svolgere i corsi di lettura o teatro quando l'alunno o la situazione lo richiede". E per Informatica, una delle materie chiave della Riforma, alla Pirandello, al momento è tutto fermo. La sala dove i bambini dovrebbero imparare ad usare il computer infatti non funziona dall'inizio dell'anno per problemi tecnici, mentre "per l'ora di religione - spiega ancora la maestra Sferra - c'è il problema della compresenza che quest'anno da noi non esiste più, per cui i bimbi esonerati ora non fanno più lezione con l'altra maestra del gruppo classe ma con una maestra di un'altra classe".
Altra scuola, altro problema. Alla primaria Pietro Maffi di Primavalle i laboratori di informatica hanno computer troppo vecchi che la scuola non può sostituire perché mancano i fondi. Dice Domenico Montuori, dei Cobas Scuola, che lavora come impiegato amministrativo alla Maffi: "I fondi di quest'anno ammontano a 7 mila euro, una cifra ridicola per gestire una scuola con 30 sezioni di classe elementare e 30 di materna. Con quei soldi ci dobbiamo comprare di tutto: dal toner alla cancelleria e in più il materiale per tutti i laboratori che frequentano i bambini".
Tra i mille ostacoli che si oppongono all'attuazione della Riforma quest'anno se n'è aggiunto uno in più che riguarda i docenti: al momento infatti mancano all'appello 4 mila professori che avrebbero dovuto entrare in classe all'inizio dell'anno attraverso l'incarico annuale, ma la pubblicazione delle graduatorie di III fascia da cui si attinge per questi insegnanti è slittata a fine ottobre. E così la professoressa Jole Buccellato, preside dell'Istituto comprensivo di Acilia è ancora in attesa, come tanti altri suoi colleghi, dei docenti annuali. "Aspetto - dice - la nomina di ben 24 docenti al momento sostituiti dai supplenti che dovranno bloccare il lavoro avviato finora con le classi. Ora spero solo che gli incaricati arrivino al più presto".
Anna Merola

Cronaca di Roma


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