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Corriere-Roma-La Sapienza si mobilita-I docenti al rettore "Stop di 5 giorni contro la Moratti"

La Sapienza si mobilita I docenti al rettore "Stop di 5 giorni contro la Moratti" Chiesta l'interruzione della didattica dal 21 al 25: "Servono riforme vere" Cinque giorni, dal 21 ...

17/02/2005
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Corriere della sera

La Sapienza si mobilita

I docenti al rettore "Stop di 5 giorni contro la Moratti"

Chiesta l'interruzione della didattica dal 21 al 25: "Servono riforme vere"

Cinque giorni, dal 21 al 25 febbraio, di interruzione dell'attività didattica per protestare contro il disegno di legge Moratti sullo stato giuridico dei docenti. E' la proposta dell'assemblea aperta di ieri della comunità accademica della "Sapienza": al dibattito, introdotto dall'ex prorettore vicario Gianni Orlandi, hanno partecipato le rappresentanze del coordinamento nazionale dei ricercatori, docenti e politici. "L'assemblea ribadisce con forza il giudizio negativo su un'ipotesi legislativa che mortifica l'università pubblica rinnegando l'autonomia universitaria, disconoscendo il ruolo dei ricercatori e precarizzando la docenza universitaria: lo specchio di una complessiva logica di sottovalutazione del ruolo dell'alta formazione, della ricerca e dell'innovazione, come leve essenziali per il futuro del Paese", spiega il documento finale. Fra le proposte dell'assemblea, c' la raccolta in un "Libro bianco" di tutte le mozioni già approvate nei mesi scorsi. Oltre a manifestare, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, la volontà dell'ateneo di opporsi al ddl sullo stato giuridico. E l'invito a presidi e direttori di Dipartimento "a non procedere a sostituzioni nelle commissioni di esame dei componenti che in questo periodo ritengano di aderire alle diverse forme di protesta". Il tutto per sostenere "la necessità di un'inversione di rotta nella politica complessiva dell'università pubblica, a partire dall'incremento di investimenti e dal riconoscimento dell'intreccio qualificante tra didattica e ricerca".
Perchè, come spiega ancora il documento di ieri, "occorre eliminare l'equivoco che debbano essere i soli ricercatori ad assumere la guida della protesta: al contrario deve essere tutto il sistema universitario (personale docente, personale tecnico-amministrativo, studenti) ad opporsi ad una legge sbagliata, che danneggia in modo irreparabile l'università pubblica. L'assunzione a livello dagli organi di governo centrali dell'ateneo della responsabilità delle forme di protesta è un passaggio indispensabile per chiarire questo equivoco".
Più possibilista il rettore Renato Guarini, che sul Ddl Moratti, che dovrebbe andare in discussione in Parlamento la prossima settimana, commenta: "Si tratta di un'occasione per fare in modo che la Sapienza si possa proiettare verso il futuro anche da un punto di vista della didattica". E a proposito delle celebrazioni per i 700 anni dell'ateneo, aggiunge: "L'importante anniversario cade proprio mentre nel Paese si avvia a maturazione il difficile cammino della Riforma Didattica, con tutto il suo carico di problemi e speranze".

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