Corriere-Roma-Dopo Cgil-Cisl e Uil, oggi corteo Cobas e due sit-in contro la riforma
Protesta di studenti e docenti. Manifestazione da piazza della Repubblica a piazza Navona, presìdi a Trastevere e Camera Dopo Cgil-Cisl e Uil, oggi corteo Cobas e due sit-in contro la rif...
Protesta di studenti e docenti. Manifestazione da piazza della Repubblica a piazza Navona, presìdi a Trastevere e Camera
Dopo Cgil-Cisl e Uil, oggi corteo Cobas e due sit-in contro la riforma
L'Atac devierà 45 linee di autobus Probabile limitazione anche per i tram "3" e "8"
Tutto in una mattinata. Un corteo e due sit-in. Dopo la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil di sabato, oggi torna la protesta contro la riforma della scuola voluta dal ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. Stavolta, firmata Cobas. Studenti, genitori e professori si ritroveranno alle ore 10 in piazza della Repubblica. "Arriveremo al Senato", dicono i Cobas. Il tragitto sarà il seguente: viale Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza della Madonna di Loreto, piazza Venezia, piazza del Gesù, corso Vittorio Emanuele II, piazza di San Pantaleo e via della Cuccagna. L'arrivo è previsto in piazza Navona. Il traffico, secondo l'Atac, subirà conseguenze fino alle ore 14. Quarantacinque le linee deviate: H, 16, 30 e 40 Express, 44, 46, 60 Express, 62, 63, 64, 70, 71, 75, 81, 84, 85, 87, 90 Express, 95, 105, 160, 170, 175, 271, 360, 492, 571, 590, 628, 630, 649, 714, 715, 716, 780, 781, 810, 910, 916, oltre ai mezzi elettrici 11, 117, 119 e i turistici della 110 Open e dell'Archeobus.
Il sindacato Unicobas, che proclama lo "sciopero generale della scuola", ha indetto, sempre per oggi, un sit in davanti al ministero dell'Istruzione. Poi, sempre contro la riforma, è previsto anche un altro presidio davanti alla Camera dei Deputati. L'orario è lo stesso del corteo, ma con un'ora d'anticipo: dalle 9 alle 14. "Se i manifestanti dovessero invadere le corsie stradali - comunica l'Atac in una nota - le corse dei tram 3 e 8 potrebbero subire delle limitazioni".
"Scendiamo in piazza - si legge invece in una nota diffusa da Unicobas - per protestare contro il preventivato taglio di 50mila cattedre alle elementari e di altri 30mila posti alle medie fra tre anni, oltre che di almeno 20mila cattedre alle scuole superiori. È oltretutto indegno accettare l'introduzione del tutor, che elimina la collegialità e riduce gli altri docenti a mere e dequalificate figure di contorno, solo perché il ministro promette di rimettere alla contrattazione l'inaccettabile differenziazione stipendiale che ne consegue". Ma alla riforma Moratti arrivano anche altre critiche mosse sempre dal sindacato: "Siamo contrari alla trasformazione della scuola dell'infanzia in asilo-nido, alla riduzione degli istituti professionali a dependance regionalizzate del mondo dell'impresa con la relativa consegna degli studenti agli appetiti di Confindustria". Alla manifestazione capitolina ha aderito l'Associazione docenti precari di Milano e provincia, che tra le proprie rivendicazione mette in primo piano un maggior equilibrio dei punteggi nelle graduatorie permanenti. Dello stesso tenore le proteste dei Cobas, che a differenza dell'Unicobas hanno sfilato sabato in corteo con i confederali: i sindacati di base manifesteranno sia per il ritiro del decreto attuativo della legge 53/2003 sia per scongiurare la separazione degli studenti dei licei dagli "apprendisti" dell'avviamento professionale.
Cronaca di Roma