Corriere-Roma-Disabili col professore solo un'ora ogni tre
Sotto accusa la carenza degli organici e lo spezzettamento delle cattedre. Gli studenti con handicap sono passati da 8 mila del '97 a 13 mila Disabili col professore solo un'ora ogni tre ...
Sotto accusa la carenza degli organici e lo spezzettamento delle cattedre. Gli studenti con handicap sono passati da 8 mila del '97 a 13 mila
Disabili col professore solo un'ora ogni tre
La denuncia: nelle scuole bambini soli in classe o sostano nei corridoi affidati ai bidelli
Sono in carrozzina, hanno gravi deficit psichici e fisici, a volte sono ciechi e sordi. Nonostante ciò non hanno accanto, nella stragrande maggioranza dei casi, l'insegnante di sostegno per tutte le ore di lezione, ma solo per un terzo o un quarto dell'orario scolastico. E non sono pochi, perché definiti "casi meno gravi", quelli che si devono accontentare solo di 3-4 ore di sostegno a settimana in orari scolastici che da vanno da 5 a 6-7 ore al giorno e che, per la scuola dell'obbligo, arrivano fino al pomeriggio. Accade nelle scuole romane di ogni ordine e grado dove gli studenti disabili dagli ottomila del 97 sono diventati 13 mila, mentre gli insegnanti di sostegno sono solo 4.300. Numeri comprensivi delle deroghe e degli "spezzoni" di cattedra assegnati dal Miur (Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca) da settembre ad oggi e che non hanno di certo cambiato la tragica situazione iniziale. Perciò gli studenti sono presenti in classe, ma spesso non riescono a seguire il programma dei loro compagni perché privi di "sostegno" per molte ore di lezione. E, annoiati dal non esercizio "danno in escandescenze". Sono parole degli stessi presidi che denunciano una situazione che, a causa dei continui tagli al sostegno, è ormai diventata ingestibile.
C'è molta amarezza, ma non rassegnazione, nelle parole di Anna Laura De Martino, preside dell'Istituto Superiore Lucio Lombardo Radice di Cinecittà con 7 insegnanti di sostegno per 21 disabili: "Per i casi più gravi - dice - riusciamo a coprire al massimo 11 ore settimanali di sostegno, per gli altri solo 3-4 ore ma, rispetto a settembre la situazione è migliorata perché siamo riusciti ad "ottenere" dall'Ex Provveditorato 3 insegnanti in più. Ora il rapporto tra docenti e studenti è di 1 a 3, anni fa era di 1 a 2. Per questi alunni il sostegno è vitale e quando c'è i risultati si vedono. Alcuni ragazzi riescono ad esprimersi solo attraverso gli occhi, piccoli gesti o suoni gutturali e perciò fanno lezione con l'ausilio di un computer. Due tra i tanti nostri ragazzi portatori di handicap sono arrivati al V anno solo perché sono stati seguiti e stimolati nel biennio, ora sono migliorati ma ci sarebbe piaciuto assegnare loro solo molte più ore delle tre che invece ora gli spettano".
Rispetto a settembre la situazione è lievemente migliorata, anche all'Istituto Tecnico Jean Piaget grazie ad un altro battagliero preside, il professore Ermenegildo Francavilla, che assieme ai genitori, si è battuto denunciando la carenza degli insegnanti di sostegno "che comunque - precisa - sono sempre pochi: all'appello ne mancano almeno una decina". In una succursale della scuola poi per gli studenti disabili, quella di via Diana, c'è anche il problema dell'ascensore che avrebbe dovuto essere pronto a novembre scorso, quindi per ora i ragazzi disabili sono concentrati nelle classi del primo piano dove ci si arriva con un elevatore.
Le cose non migliorano nella scuola dell'obbligo. All'elementare Maffi di Primavalle, con 6 insegnanti di sostegno per 26 alunni disabili, uno studente in carrozzina viene portato ogni giorno in classe a braccia dai bidelli perché nella scuola manca l'ascensore. La situazione sempre più critica nelle scuole per gli alunni disabili (unica nota positiva tra decine di scuole contattate è quella dell'Istituto Tecnico Galilei di via Conteverde con un solo alunno disabile che ha a disposizione ben 2 insegnanti di sostegno che lo accompagnano in tutte le lezioni) preoccupa il vice presidente della Federazione italiana superamento handicap, l'avvocato Salvatore Nocera che parla di 2 mila insegnanti di sostegno in meno rispetto all'anno scorso e di studenti disabili lasciati a loro stessi che, in alcuni casi, sostano nei corridoi accuditi dai bidelli e, nel peggiore dei casi, vengono rimandati a casa.
E col nuovo anno scolastico la situazione potrebbe peggiorare per un decreto dell'ultima Finanziaria che sta per passare al vaglio della Camera e che "tira le redini" alle Asl sulle certificazioni degli alunni per ottenere il sostegno: la norma le lega a un disturbo specifico e progressivo che non contemplerà i casi, finora certificati, di problemi di linguaggio, ritardi cognitivi e di apprendimento.
Anna Merola