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Corriere Roma-Coime valutare gli alunni stranieri

Fine gennaio: è tempo di scrutini. Da qualche anno il problema della valutazione degli alunni stranieri risulta pressante. In assenza di specifiche direttive ministeriali, ogni istituto si regola...

26/01/2005
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Corriere della sera

Fine gennaio: è tempo di scrutini. Da qualche anno il problema della valutazione degli alunni stranieri risulta pressante. In assenza di specifiche direttive ministeriali, ogni istituto si regola come meglio crede. Nella nostra città le classi plurilingue sono sempre più numerose: ecco perché molti presidi hanno deciso di organizzare, prima di procedere agli scrutini quadrimestrali, apposite riunioni dei docenti nel tentativo di stabilire i criteri di giudizio guida ed evitare che ogni classe abbia un proprio atteggiamento. Uno studente di madrelingua araba, slava o spagnola non può essere valutato alla medesima stregua del compagno di banco italiano. La grande maggioranza degli insegnanti si sente propensa a misurare i suoi eventuali progressi tenendo conto del punto di partenza, prima ancora di quello d'arrivo. Ogni avanzamento va comunque premiato, anche se non è sufficiente a raggiungere le competenze minime previste dall'istituto. Non si tratta soltanto di una questione linguistica. Dobbiamo considerare i processi logici diversi, le concettualizzazioni specifiche, le sensibilità particolari. L'intero consiglio di classe, oltre al docente di lingua italiana, è chiamato a collaborare per riuscire a definire il sistema di valutazione più adeguato. Le resistenze non sono poche: c'è chi si chiede in quale modo giustificare la presenza, nella stessa classe, di criteri di giudizio differenti; chi ritiene di non dover rinunciare al riscontro degli obiettivi minimi; chi, infine, nel momento in cui perde le staffe, alza alti lai riguardo alla presunta sperequazione nei confronti degli studenti italiani: tanto varrebbe abolire il valore legale del titolo di studio, aggiunge spazientito, tornando a rimestare in un vecchio pentolone. La patata è bollente e ognuno vorrebbe scaricarla in altre mani. A coloro che desiderino saperne di più, consigliamo l'esplorazione mirata dei siti scolastici del Comune di Roma e della Regione Lazio dove il dibattito è aperto.


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