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Corriere-Ricerca scientifica in crisi. "Il rilancio deve partire dalle superiori"

Da domani al Museo della scienza e tecnologia una settimana con spettacoli, attività interattive ed esperimenti. "Gli studenti saranno i protagonisti" Ricerca scientifica in crisi. "Il rilancio...

16/05/2005
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Corriere della sera

Da domani al Museo della scienza e tecnologia una settimana con spettacoli, attività interattive ed esperimenti. "Gli studenti saranno i protagonisti"
Ricerca scientifica in crisi. "Il rilancio deve partire dalle superiori"
In calo le matricole a fisica e biologia, poche offerte ai laureati, fuga dai laboratori. "Bisogna appassionare i giovani, la scuola deve trovare nuove idee"
Poche matricole nelle facoltà di fisica e biologia, aziende che limitano le assunzioni dei ricercatori, dottorandi che fuggono dagli atenei e dai laboratori italiani. La ricerca scientifica dichiara lo stato di crisi. "Pochi investimenti, poco interesse, poche possibilità", denunciano scienziati e presidi di facoltà. E la scuola corre ai ripari. Cercando di appassionare i più giovani al "bello della scienza". Anche Milano ci prova. Con convegni, manifestazioni, dibattiti, premi (mercoledì il gruppo Bracco assegnerà in Assolombarda il riconoscimento "La scuola che ricerca"). E con "Scienza under 18", il progetto educativo che da domani a venerdì sarà ospitato dal Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci.
L'iniziativa, che si pone come obiettivo quello di promuovere il sapere scientifico tra i ragazzi, nasce dall'accordo tra ministero dell'Istruzione e sei scuole di Milano e provincia che hanno fatto della ricerca un elemento caratteristico della loro offerta formativa.
In programma, la presentazione delle esperienze realizzate dagli studenti (in tutto 85 progetti, 106 classi espositrici, 3 mila visitatori previsti), spettacoli teatrali di carattere scientifico, laboratori multimediali e interattivi, esperimenti su biotecnologie tradizionali, avanzate, genetica, microscopia e microbiologia. Il momento più atteso della manifestazione sarà la gara finale di robotica, venerdì alle 14.30: i robot programmati in classe dovranno percorrere una pista superando diversi ostacoli.
"Sarà una settimana - spiega Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo - molto divertente. Gli studenti saranno i protagonisti di tutte le attività, vogliamo appassionarli. Questo, poi, è l'anno della fisica: per l'occasione avremo un ospite speciale, Ugo Amaldi".
Sarà proprio Ugo Amaldi, ricercatore del Cern di Ginevra, autore di testi di fisica, a incontrare i ragazzi durante il loro "simposio scientifico": "Cercherò di trasmettere loro l'idea che senza ricerca non si costruisce la società moderna".
Il ricercatore è durissimo: "Viviamo in una società - dice - che fa primeggiare l'immagine e il guadagno facile rispetto alla difficoltà dell'attività culturale. Quindi: o si risveglia l'interesse dei giovani per la scienza e le sue applicazioni, o non solo non avremo alcun tipo di sviluppo, ma nemmeno cittadini capaci di partecipare a una società scientifica avanzata".
Tra i promotori del progetto, pronti a illustrare agli adulti i lavori svolti durante l'anno, ci saranno anche i ragazzi della scuola media Rinascita, istituto che ha ideato, nove anni fa, "Scienza under 18". Precisa il preside, Piero Calascibetta: "Da sempre cerchiamo di individuare percorsi che migliorino i processi di apprendimento. Da nove anni crediamo in questa iniziativa che nasce da un approfondito lavoro di ricerca".
Anche l'ufficio scolastico regionale partecipa alla manifestazione: "Scienza under 18 - aggiunge il direttore Mario Dutto - è un ottimo esempio di collaborazione tra le scuole. Ed è nostro dovere incoraggiare iniziative del genere. Questo metodo di lavoro, con tante esperienze laboratoriali, può essere una buona soluzione per avvicinare i ragazzi alla cultura scientifica".
Ma Amaldi aggiunge: "Tutti questi progetti dedicati alla scuola vanno bene, ma serve qualcosa di più. Penso a un investimento di lunga scadenza. Non si può pensare che un dottorando guadagni meno di mille euro al mese. Ma finché lo Stato spende lo 0.6 per cento del Pil per la ricerca e l'industria lo 0.4, non si potrà andare molto lontano".

Annachiara Sacchi


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