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Corriere-Quotidiano in classe, dibattito alla Luiss

Quotidiano in classe, dibattito alla Luiss Appello degli insegnanti "Serve più educazione" Abituare i giova...

20/11/2005
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Corriere della sera

Quotidiano in classe, dibattito alla Luiss
Appello degli insegnanti "Serve più educazione"
Abituare i giovani alla lettura dei giornali, ma anche dei libri. E - più in generale - rendere migliore l'educazione. È questo l'appello lanciato dagli oltre trecento insegnanti di scuola provenienti da tutta Italia che ieri si sono riuniti nell'aula magna dell'università Luiss, nell'ambito dell'iniziativa "Il quotidiano in classe", organizzata dall'Osservatorio permanente giovani-editori. La giornata è stata articolata in due fasi: in mattinata si è tenuto un convegno per discutere dei problemi della scuola e della formazione. Nel pomeriggio i docenti si sono divisi in gruppi di lavoro, per affrontare questioni di didattica applicata alla lettura dei giornali. Maria Latella, giornalista del Corriere , ha coordinato il dibattito, rilanciando l'appello "Se ci fosse un'educazione del popolo, tutti starebbero meglio", il cui titolo è tratto da una frase di Don Giussani, sottoscritto nei giorni scorsi da una sessantina di intellettuali, economisti e personaggi del mondo della cultura. "Viviamo in una fase caratterizzata dalla difficoltà di educare i giovani - ha detto la giornalista - C'è una vera e propria emergenza, tutti insieme dobbiamo lavorare per offrire nuove risposte ai bisogni degli studenti". Innocenzo Cipolletta, presidente del Sole 24 Ore , quotidiano socio dell'Osservatorio insieme al Corriere e a QN, ha sottolineato "il grande sforzo che i giornali fanno per parlare ai giovani". Poi ha aggiunto che "ora serve un passo successivo, bisogna pensare ad altri mezzi di comunicazione". Cipolletta ha quindi spiegato che, per rendere i media più moderni, "molti editori stanno investendo risorse ingenti per differenziare il giornale cartaceo da quello online". Gli insegnanti, che hanno seguito il dibattito con interesse, hanno rilanciato il problema delle risorse: "La Finanziaria non colma le lacune e la riforma non va nella direzione del miglioramento della qualità della scuola", hanno rimarcato diversi docenti. Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio, ha invece ricordato il successo dell'iniziativa "Il quotidiano in classe", nata sei anni fa con l'adesione di 3700 classi e circa 100 mila studenti, arrivata oggi a coinvolgere oltre 34 mila insegnanti e più di 1,2 milioni di giovani. "Un contributo importante al rilancio dell'educazione", ha commentato Cipolletta.

Paolo Foschi


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