Corriere: Quattro anni per l'assunzione E i ricercatori: «Italia addio»

L' hanno fatto davvero. In un Paese dove non se ne va mai nessuno, i cinque ricercatori fiorentini del Dipartimento di Economia mantengono quel che avevano promesso. Addio Italia ingrata,

United kingdom here we come.

«Illustrissimo Preside e Gentilissimi componenti del Consiglio di Facoltà, i sottoscritti, vincitori dei concorsi per ricercatore di ruolo presso l'Università degli Studi di Firenze banditi nel 2006 comunicano che il differimento della loro presa di servizio programmata al 1? Novembre 2008 impedisce loro di prestare la normale attività didattica e di ricerca. Pertanto, tutte le attività verranno interrotte a partire dal 10 novembre 2008».

L'assunzione alla quale avrebbero diritto dal 2007 non arriverà prima di 3-4 anni, alcuni dirigenti amministrativi lo hanno detto chiaramente. Quindi, tanti saluti. Le dimissioni con effetto immediato avranno impatto anche sulla vita dell'ateneo. Il professor Giacomo Manetti ( nella foto), ad esempio, lascia un corso del primo anno con 300 studenti. Toccherà alla Facoltà trovare un sostituto.

A questi ricercatori (in tutto sono 23) assunti dopo aver vinto il concorso, venne chiesto un sacrificio nel 2007, rimandando l'entrata in servizio al 2008 per ragioni di bilancio. Quest'anno, sempre per il dissesto finanziario dell'ateneo di Firenze, tutto congelato sine die. L'ultima beffa è stata il decreto legge del 6 novembre, che mitiga il blocco del turnover, ma non per le 6 università «cattive» che superano la fatidica soglia del 90 per cento di spese fisse per il personale. Ovviamente, Firenze è in questa lista. Cadono comunque in piedi, i cinque ricercatori di Economia che hanno scelto le dimissioni «per una questione di dignità». Stanno tutti vagliando offerte da università del Regno Unito. Poi uno si lamenta della fuga dei cervelli all'estero