Corriere-Promozione con lode per 222 scuole lombarde

Promozione con lode per 222 scuole lombarde

Formazione, recupero e soddisfazione degli studenti: istituti premiati con il marchio di qualità europeo

MILANO - Certificate. Con il bollino blu. Garantite secondo parametri validi in tutto il mondo. Come le aziende pubbliche e private. Mentre i genitori si affannano a cercare l'istituto giusto dove iscrivere i propri figli, le scuole di tutta la Lombardia si contendono i ragazzi a suon di distintivi di qualità. Elementari, medie, superiori. Dagli istituti comprensivi ai licei classici, dalle pubbliche alle private. Sono 222 le scuole lombarde che per l'anno scolastico 2003-2004 possono garantire standard qualitativi certificati e, in questo modo, accedere ai fondi europei e a quelli della direzione scolastica regionale: sono 89 in provincia di Milano, 38 in quella di Cremona, 31 nel Mantovano.
Questione di soldi, proprio mentre i finanziamenti del ministero dell'Istruzione sono costretti ai tagli della finanziaria. Ma non solo. Perché per avere il bollino blu, la certificazione "Uni En Iso 9001: 2000", le scuole devono fare un lungo percorso e sostenere gli esami dell'ente certificatore. Con un gruppo di ispettori che scartabellano tra documenti, controllano il sistema di comunicazione con le famiglie, spulciano nel piano dell'offerta formativa, esaminano la gestione delle attività di recupero e del sostegno all'handicap, i viaggi di istruzione, la gestione delle iscrizioni, e monitorano il livello di soddisfazione dei ragazzi.
Le scuole come piccole aziende, dunque. Che propongono la formula "quello che garantiamo, lo promettiamo". E anche se la didattica non viene classificata, il bollino blu apre la strada alla futura valutazione delle eccellenze, l'hit parade delle scuole. "La certificazione non valuta il prodotto - spiega Anna Maria Gilberti, responsabile dell'Area Valutazione della qualità del sistema scolastico della direzione regionale -, ma garantisce che il sistema di gestione è conforme ad alcune regole. Questo non vuol dire che latino e matematica siano insegnati perfettamente, ma è chiaro che la scuola certificata ha chiarito quale tipo di competenze deve avere lo studente e ha gli strumenti per migliorarne la preparazione. Il nostro obiettivo è che tutte scuole abbiano la certificazione di qualità. E noi facciamo di tutto per farlo".
Scettici ed entusiasti: il bollino blu - fortemente voluto e sostenuto dal liceo scientifico Volta a Milano che fu tra i primi ad adottarlo, due anni fa - divide e fa discutere. "Non ci ho mai creduto molto - sostiene Daniele Straniero, preside del classico Parini di Milano - perché sono i nostri ragazzi a dimostrare la qualità della scuola: hanno successo all'università e sono tra i migliori ai concorsi". Eppure altri licei classici lombardi, altrettanto storici, hanno superato l'esame di qualità. Come il Carducci e il Beccaria a Milano, il Manin a Cremona e il Foscolo a Pavia. "Anche se la didattica resta una cosa peculiare - sostiene Maria Grazia Meneghetti, a capo del Beccaria - il fatto che la scuola abbia una buona organizzazione è un punto di merito in più". Ma ci sono percorsi diversi per arrivare alla certificazione. "Noi abbiamo lavorato tre anni per arrivare al bollino - spiega il preside del liceo classico Manin a Cremona - non è stato un "pacchetto qualità" acquistato in pochi mesi come so che succede in qualche caso. Per quanto ci riguarda credo che certifichi effettivamente una qualità: noi puntiamo soprattutto sull'orientamento e abbiamo avviato anche una serie di progetti di inserimento per i ragazzi stranieri, visto che nel nostro istituto ne abbiamo ben 21".
Annachiara Sacchi