Corriere-Prof imbavagliati contro la riforma I precari chiedono di entrare in ruolo
Prof imbavagliati contro la riforma I precari chiedono di entrare in ruolo MILANO - La capitale dei precari è Milano. Degli insegnanti precari. Circa tremila persone (ma la cifra aumenta ve...
Prof imbavagliati contro la riforma I precari chiedono di entrare in ruolo
MILANO - La capitale dei precari è Milano. Degli insegnanti precari. Circa tremila persone (ma la cifra aumenta vertiginosamente se si considera anche il personale tecnico e amministrativo) che lavorano negli istituti della città e della provincia. In tutto, il 45 % dei 7 mila docenti precari delle scuole lombarde (dati di Uil scuola). Che oggi tornano a farsi sentire, a cercare un dialogo con le istituzioni per discutere la tanto attesa immissione in ruolo. Una mobilitazione che scatta qualche ora dopo la manifestazione che questa mattina si terrà a Roma davanti al ministero dell'Istruzione, contro "gli inammissibili ritardi nella promulgazione del decreto per le immissioni in ruolo".
L'appuntamento milanese è per oggi alle 14.30 in piazza Diaz, sede dell'ufficio scolastico regionale. Qui, precari e rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil scuola, saranno ricevuti da Mario Dutto, direttore scolastico della Lombardia. Alle 17, poi, la delegazione si sposterà in prefettura.
Tra i nodi da sciogliere, la mancata assunzione di tremila docenti e di mille precari del personale tecnico e amministrativo a Milano, come invece aveva stabilito a novembre il Consiglio dei ministri.
A denunciarlo è Leonardo Donofrio, segretario generale di Uil scuola: "Il numero degli iscritti nelle scuole è in continuo aumento, in particolare nella scuola dell'infanzia (51.014 a Milano). Per questo motivo ci vogliono insegnanti di ruolo. Non solo: chiederemo al prefetto di fare in modo che i Comuni recuperino i locali scolastici che dal 1990 non sono stati usati per la diminuzione degli iscritti".
Insomma, aumentano gli iscritti, nessuna assunzione e sono in arrivo anche i tagli (la Uil ne prevede 900 in Lombardia), lamentano i sindacati. E le proteste si espandono: ieri pomeriggio, i professori delle medie di Mesero, Marcallo con Casone e Boffalora hanno distribuito le pagelle imbavagliati, oppure restando in silenzio e consegnando un volantino che spiegava le ragioni della protesta (contro i tagli e la riforma Moratti, approvata ieri alla Camera). La distribuzione silenziosa continuerà domani pomeriggio.
Giovanna Maria Fagnani