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Corriere-Prima elementare anticipata per 89 mila

dati sui bimbi che inizieranno la scuola dell'obbligo a 5 anni e mezzo Prima elementare anticipata per 89 mila Sarà l'effetto iniziale della riforma Moratti che attende il varo definitivo in...

20/02/2003
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Corriere della sera

dati sui bimbi che inizieranno la scuola dell'obbligo a 5 anni e mezzo

Prima elementare anticipata per 89 mila

Sarà l'effetto iniziale della riforma Moratti che attende il varo definitivo in Parlamento

ROMA - Sono 89 mila i bambini che nel prossimo settembre potranno già usufruire della riforma Moratti ed entrare in prima elementare a cinque anni e mezzo, anziché sei. E il 58% di loro proviene da scuole materne statali. E' questa la prima stima, elaborata dai tecnici del ministero dell'Istruzione, del piccolo esercito di "primini", all'indomani del via libera della Camera al provvedimento. Per la prossima settimana si attende il "sì" definitivo del Senato. Poi i decreti legislativi, che nel giro di due anni dovranno ridisegnare i profili e i contenuti della scuola. Intanto, all'avvio dell'anno scolastico scatteranno le novità principali: l'inglese, la seconda lingua alle medie superiori, il computer, i piani di studio personalizzati. Il ministero traccia un primo bilancio della sperimentazione avviata in 250 istituti scolastici pilota: 364 scuole dell'infanzia e 401 elementari. Eccolo. In tutto sono stati testati 32.471 alunni, 2.687 dei quali anticipatari. I risultati attestano il successo del maestro "prevalente" nell'85% degli istituti. Ma anche delle nuove figure di "tutor" e di responsabile dei laboratori: il 90% delle elementari già se ne avvale. Il 98,5% delle scuole elementari si è già dotato di postazioni informatiche. E il 92% delle elementari attua l'insegnamento dell'inglese.
Ma i dati mostrano soprattutto la "rivoluzione" organizzativa: il 90% delle classi è già stato ripensato creando "angoli" e "laboratori" per le nuove attività. Agli asili impazza l'angolo "terra" (lo ha approntato il 95%), e quello "casa" (76,4%). Ce ne sono anche di "ascolto", di "attività motoria" e "manipolazione del colore". Alcune scuole ne hanno creati 7 diversi. Spesso svuotando le classi dai banchi. Otto scuole elementari su 10 hanno allestito laboratori di recupero, per gli alunni più indietro.
Solo una scuola sperimentale su 4 ha accolto i "primini". E lo ha fatto con criteri diversi: discrezionali (22%), stabiliti dal consiglio di istituto (21,3%) per ordine di presentazione della domanda (21,3%).
Ieri, intanto, la riforma è stata salutata dalle prime polemiche. Comunione e Liberazione ha espresso preoccupazione sulla libertà di scelta delle famiglie tra scuola pubblica e privata. E i precari hanno manifestato sotto il ministero per un'immediata immissione in ruolo e garanzie occupazionali future.
Virginia Piccolillo


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