FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3793577
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere-Perché uno studente indiano può battere un italiano

Corriere-Perché uno studente indiano può battere un italiano

Perché uno studente indiano può battere un italiano La forza del Paese? 550 milioni di giovani sotto i 25 anni La rivoluzione del software Dieci anni fa, parlando di India, vostro figlio a...

10/02/2005
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Perché uno studente indiano può battere un italiano

La forza del Paese? 550 milioni di giovani sotto i 25 anni La rivoluzione del software

Dieci anni fa, parlando di India, vostro figlio avrebbe citato la miseria, le ingiustizie sociali, le malattie. Oggi, citerebbe il suo vicino di banco indiano, numero uno del corso di matematica o di informatica. Se un tempo il sub-continente era infatti il simbolo della povertà senza speranza, oggi è la più grande fonte di intelligenze e di cervelli del pianeta: più di 550 milioni di giovani con meno di 25 anni, una buona parte di questi in movimento su per le scale della globalizzazione. Questa è l'India che troverà il presidente Ciampi nella visita di Stato che effettuerà a partire da sabato 12 febbraio assieme a una folta delegazione di imprenditori italiani guidata da Luca di Montezemolo. Un'India ancora povera ma, come dicono a Nuova Delhi, che sta imparando a vincere. In queste prime settimane dell'anno, per dire, le riviste americane Forbes e Fortune hanno nominato Ratan Tata, del Tata Group, e Lakshmi Mittal, acciaiere indiano residente a Londra, rispettivamente Businessman asiatico e Businessman europeo dell'anno. Uno studio della società di consulenza McKinsey ha stabilito che la Cina, indubitabilmente il fenomeno economico di inizio secolo, farà molta fatica a raggiungere la capacità di attrarre affari e posti di lavoro dell'India nell'Information Technology.
Non solo. L'India è stata invitata al G7, il club dei Paesi ricchi, il fine settimana scorso, assieme ad altri giganti emergenti. Nell'ultimo trimestre del 2004, ben 140 imprese indiane hanno registrato crescite dei profitti superiori al 200%. E, oltre ai business tradizionali che strappano attività all'Occidente - call center, contabilità, disegno, software - sono in grande crescita la farmaceutica, l'ingegneria, la coltura di prodotti geneticamente modificati. Risultato: si prevede che quest'anno il Paese attragga 15 miliardi di dollari in investimenti diretti dall'estero.
Chi visita Bangalore - ma cose simili si possono dire di Mumbai, Hyderabad, Chennai - vede le torri di Ibm e Microsoft prima degli slum ai margini della città; si perde tra il maggior numero di college di ingegneria del mondo; si smarrisce tra le oltre mille software-house della città. E si confonde: quello che sta succedendo in India, infatti, sfida i modelli di crescita conosciuti.
Non solo il Paese attrae migliaia di posti di lavoro dagli Stati Uniti e dall'Europa nei servizi informatici. Succede anche che migliaia di ingegneri, scienziati, medici, matematici che negli anni scorsi hanno studiato e lavorato in America, Gran Bretagna, Canada tornano nel Paese, diventato economicamente attraente, con le idee e i modelli di business imparati in Occidente e fondano una nuova India, basata sulla prima risorsa del Paese, le intelligenze.
Il successo del sub-continente nella globalizzazione, infatti, nasce in buona misura dalla liberalizzazione e dall'apertura dei mercati iniziata nei primi anni Novanta dall'attuale premier Manmohan Singh (allora ministro delle Finanze) - che consente ai migliori di restare in India o di tornare dall'estero - ma sta anche nell'enfasi che tradizionalmente la cultura indiana pone sullo studio. La cosa migliore che un figlio o una figlia può fare è diventare un ingegnere, un medico, uno scienziato. Ed è forse questa combinazione la prima cosa che l'Italia dei cervelli in fuga può imparare dalla nuova scoperta dell'India.

Danilo Taino


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL