Corriere-Pagare la differenza o no? La disfida di "Ciao birba"
LIBRI DI TESTO Pagare la differenza o no? La disfida di "Ciao birba" Raccolta di firme per avere il volume totalmente gratis l libro di italiano? Se non è "riformato", alle primarie co...
LIBRI DI TESTO
Pagare la differenza o no? La disfida di "Ciao birba"
Raccolta di firme per avere il volume totalmente gratis
l libro di italiano? Se non è "riformato", alle primarie costa di più, quindi i genitori quando consegnano ai librai la cedola, o danno la differenza o non ricevono in cambio il libro. Accade per il testo di Italiano della scuola Giulio Cesare di via Conte di Carmagnola. "Il titolo è Ciao birba e - assicura Roberta Vecchione, mamma di un alunno della prima classe - i bambini che devono imparare a leggere e scrivere ancora non riescono ad averlo. Così, dopo settimane di attesa ho talmente insistito con i librai del quartiere Prenestino Labicano che qualcuno ha finalmente chiesto lumi alla casa editrice, in questo caso la Atlas, che ha scoperto l'arcano. Le cedole consegnate dalla scuola sono utilizzabili per i libri "riformati", perciò se un docente, come è successo in questo caso, ha scelto un libro adottato prima della Riforma che costa di più, la differenza se la deve pagare da solo". Dalle librerie del quartiere Prenestino, d'altronde, il coro è unanime: "non possiamo rimetterci noi"- dicono. "La differenza - spiega Sandra Sciarretta della libreria Avis - è solo di un paio di euro che, però, moltiplicati per il numero degli alunni delle varie classi sono una bella cifra che non possiamo di certo sostenere noi, ma la casa editrice è stata chiara: niente soldi, niente testi".
"Ma i libri - insistono i genitori della Giulio Cesare che si stanno organizzando per una raccolta di firme - alle elementari per legge devono essere gratis, quindi non sborseremo neanche un centesimo".
A. Me.