Corriere-Orari, materie, voti Così cambia la scuola

Orari, materie, voti Così cambia la scuola

Berlusconi: ragazzi imprenditori di se stessi. L'opposizione: uno spot

ROMA - Inglese e informatica dalla prima elementare, più grammatica e geometria, tempo-scuola scelto dalle famiglie, maestro tutor per 18 ore a settimana, portfolio (una cartella personale che accompagnerà lo studente per tutta la carriera scolastica), non solo classi ma anche laboratori, valutazione per bienni. Il Consiglio dei ministri ha approvato il primo dei piani di attuazione della riforma della scuola. Nel prossimo anno il progetto Moratti potrà prendere avvio in modo completo in tutte le classi della primaria o ex elementare e in prima media. Il governo ha anche varato il piano pluriennale di investimenti per l'istruzione. Dal 2004 al 2008 verranno spesi 8.320 milioni di euro per ammodernare la scuola. "E' un passaggio epocale - ha dichiarato il premier Silvio Berlusconi, subito dopo l'approvazione dei due provvedimenti -. La nostra scuola è eccellente dal punto di vista nozionistico, ma le ricerche internazionali ci riservano purtroppo statistiche dolorose rispetto, tanto per fare un esempio, alle capacità di lettura dei nostri quindicenni". "C'è bisogno che i ragazzi escano dalla scuola con una capacità critica - ha detto ancora Berlusconi -, con una vera conoscenza dei propri talenti, con la capacità di essere imprenditori prima di tutto di se stessi e con nuove conoscenze in materie che prima non erano insegnate". "La messa a punto dei decreti attuativi della riforma - ha annunciato il ministro Moratti - sarà conclusa in 24 mesi. Gli uffici stanno già lavorando ai provvedimenti sulla formazione degli insegnanti, sul sistema di valutazione e sull'alternanza scuola-lavoro".
Esulta la maggioranza. L'opposizione parla di riforma fantasma. "Sulla scuola proseguono spot e annunci dal governo ma fondi zero", dice Enzo Carra della Margherita. La Ds Chiara Acciarini ricorda che "gli 8 miliardi di euro non sono stati davvero stanziati, come prevede la legge, ma solo annunciati". Divisi i sindacati. "Incontreremo i cittadini e la società civile - afferma Enrico Panini, leader della Cgil scuola - per informarli delle scelte con le quali si vuole cancellare la nostra migliore scuola elementare". "Ribadiamo la contrarietà a tutto l'impianto della riforma", dichiara il segretario generale della Cisl scuola, Daniela Colturani. Fedele Ricciato, leader dello Snals, esprime soddisfazione: "Finalmente il Consiglio dei ministri ha approvato il primo atto per la definizione di un piano programmatico di interventi per la scuola". Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola, rimanda alla "verifica concreta", ossia alla legge finanziaria 2004. I Cobas propongono una mobilitazione per il 26 settembre.
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