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Corriere-Oggi la "festa-protesta" in difesa del tempo pieno e della scuola pubblica

Occupato l'istituto Ilaria Alpi Oggi la "festa-protesta" in difesa del tempo pieno e della scuola pubblica I...

14/05/2005
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Corriere della sera

Occupato l'istituto Ilaria Alpi
Oggi la "festa-protesta" in difesa del tempo pieno e della scuola pubblica
Il corteo cui hanno aderito i sindacati partirà alle 15 da piazza della Repubblica
Scuola, ritorna il sabato della protesta. Una manifestazione nazionale organizzata dal tavolo nazionale "Fermiamo la Moratti", a cui hanno aderito, tra gli altri, i sindacati Cobas e Cgil, il coordinamento nazionale in difesa del tempo pieno e altre sigle e organismi legati a docenti e genitori, partirà oggi alle 15 da piazza della Repubblica. Il corteo, che attraverserà le vie del centro, sarà, come è già successo altre volte, una specie di "festa protesta" con bambini, intrattenimento e bande musicali. Prevista la chiusura a piazza Navona dove mamme di Napoli, Bologna e Roma diranno la loro dal palco. Nella capitale la protesta in difesa della scuola pubblica ha conosciuto, in questa settimana, varie forme di mobilitazione: la prima è quella di lunedì scorso, giorno alcune mamme si sono date appuntamento davanti all'ex Provveditorato per protestare contro i tagli al tempo pieno, l'ultima è quella messa in atto ieri da un gruppo di docenti, alunni e genitori che hanno occupato l'Istituto Comprensivo Ilaria Alpi di via dell'Archeologia, a Tor Bella Monaca per protestare contro la mancata attribuzione di una classe in più di tempo pieno, l'occupazione durerà fino a domenica. Oltre al diritto al tempo pieno secondo le richieste delle scuole (solo a Roma sono 300 le domande inevase degli istituti scolastici) il tavolo "Fermiamo la Moratti" contesta, più in generale, quella che i manifestanti chiamano la "Controriforma" della Scuola - a loro parere - bocciata - dalla maggioranza della classe docente con la mancata applicazione di punti fondamentali come il tutor o maestro unico e il portfolio, la cartella valutativa dello studente. Si ribadisce dunque la richiesta dell'abrogazione delle legge 53, più famosa come legge Moratti e dei suoi decreti applicativi, soprattutto quello già approvato che riguarda la scuola dell'Infanzia, la Primaria e la Secondaria. "Altri contrasti - spiega Domenico Montuori dei Cobas, unico sindacato a indire per oggi anche lo sciopero di chi lavora nella Scuola - riguardano gli stipendi dei professori e del personale Ata (assistenti tecnici ausiliari) troppo inferiori a quelli europei, perciò chiediamo un aumento di 250 euro mensili e l'assunzione su tutti i posti vacanti". Le altre contestazioni riguardano il taglio previsto dalla Finanziaria di settemila docenti delle scuole primarie specializzati in inglese e il decreto sulle superiori che, secondo i manifestanti, impone allo studente una scelta drastica tra formazione professionale e liceo. Per diffondere i motivi del malcontento il Tavolo "Fermiamo la Moratti", in accordo con la settimana di mobilitazione europea decisa dal Forum Sociale di Atene, che va dall'8 al 15 maggio, ha anche organizzato, presso la Casa Internazionale della Donna di via della Lungara una "tre giorni" di Forum sull'educazione e l'istruzione. Si è cominciato ieri con una sessione plenaria in cui la Scuola ha incontrato tra gli altri il regista Mario Monicelli, l'astronauta Umberto Guidoni e il pedagogista Benedetto Vertecchi.

Anna Merola


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