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Corriere: Mussi: Bloccato da docenti conservatori

Fabio Mussi, ministro uscente dell'Università, risponde alle accuse del sociologo Alessandro Dal Lago apparse su «Liberazione» («se Mussi si fosse occupato di più dell'università, l'istituzione non sarebbe al collasso, dubito che i docenti universitari di sinistra lo voteranno») e agli appunti di Lucio Villari, Sebastiano Maffettone, Alberto Abruzzese e Giulio Ferroni

27/03/2008
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Corriere della sera

ROMA — «Quando i governi cadono precocemente è facile infierire...» Fabio Mussi, ministro uscente dell'Università, risponde alle accuse del sociologo Alessandro Dal Lago apparse su «Liberazione» («se Mussi si fosse occupato di più dell'università, l'istituzione non sarebbe al collasso, dubito che i docenti universitari di sinistra lo voteranno») e agli appunti di Lucio Villari, Sebastiano Maffettone, Alberto Abruzzese e Giulio Ferroni. La prima reazione è una contro-accusa: «Parlano professori universitari esponenti di un ceto dotato di rilevante potere, con elevate responsabilità accademiche». Quindi?
«Dovrebbero prima di tutto rispondere del modo in cui hanno esercitato il potere. Quando ho tentato riforme innovative, animate da spirito radicale, dal mondo universitario si sono alzati tsunami di conservazione. Non ho sentito squillare voci a sostegno del cambiamento». Cosa risponde a Dal Lago? «Rispetto il suo giudizio. Ma sono rimasto in carica venti mesi, un tempo inferiore alla formazione di qualsiasi legge di rilievo. Vogliamo parlare di finanziamenti? Nell'autunno 2006 ho dovuto minacciare le dimissioni per ottenere appena qualcosa. Villari dice che avrei dovuto dimettermi davvero. Se lo avessi fatto, avrei provocato la caduta del governo Prodi». E dopo? «In pochi ricordano che l'accordo con i camionisti costò 180 milioni di euro sottraendone 90 netti all'università».
Poi Mussi ribatte sul piano delle riforme: «Ho fermato la proliferazione delle sedi, la frammentazione dei corsi, degli esami delle cattedre. Ho bloccato la proliferazione delle università telematiche». Villari parla di ricercatori universitari e di dottorati... «I miei illustri interlocutori sanno che nella Finanziaria 2007 c'erano i finanziamenti per 4000 ricercatori al terzo anno. Ma non è colpa mia se poi il piano straordinario di assunzione dei ricercatori, con un sistema di valutatori anonimi sui curriculum, è stato incredibilmente bocciato dalla Corte dei Conti. E' in dirittura d'arrivo la registrazione dell'agenzia nazionale di valutazione». Una sua valutazione conclusiva, Mussi? «Che l'università è allo stesso tempo dissestata ma anche ricca di grandissime qualità. Ma occorre stabilità politica per governare un processo di cambiamento».
P. Co.


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