Corriere-Moratti: la scuola di domani deve puntare su ricerca e formazione professionale

Milano, il ministro all'Expo dell'educazione

Moratti: la scuola di domani deve puntare su ricerca e formazione professionale

MILANO - Il capitale umano come risorsa fondamentale della società moderna. Da coltivare nel mondo della scuola e del lavoro. "È la valorizzazione delle potenzialità di ciascun individuo, in senso umano, culturale, sociale e professionale". Lo ha sottolineato ieri mattina il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, durante l'incontro inaugurale dell'Expo dell'educazione e del lavoro, in Fiera fino al 30 aprile. E lo hanno ripetuto tutti gli altri ospiti e relatori dell'evento - organizzata da Ge.Fi. - che per la prima volta riunisce 500 relatori, 31 università e centinaia di scuole.
"Milano e la Lombardia - è intervenuto il presidente della Regione, Roberto Formigoni - presentano un modello di sviluppo trainante nella ricerca e nella capacità di trovare lavoro. Il capitale umano costituisce l'80 per cento della ricchezza di una nazione. Da qui dobbiamo ripartire".
D'accordo anche il sindaco, Gabriele Albertini, che ha fatto il punto sulla sperimentazione milanese delle riforme disegnate da Marco Biagi: "Il Patto per il lavoro ha aperto la strada alla realizzazione di un rete dove far incontrare domanda e offerta, alla collaborazione tra pubblico e privato, alla realizzazione di percorsi formativi per le categorie più deboli. Tutte queste novità hanno potuto attecchire perché Milano è tradizionalmente incubatrice del nuovo".
Un bilancio dei risultati (presenti anche il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, Adriano De Maio, commissario del Cnr, il presidente della provincia Ombretta Colli, il presidente della Fiera, Michele Perini, l'assessore regionale Alberto Guglielmo), e i progetti per il futuro. "Oggi, per la prima volta - ha spiegato il ministro - si sta delineando in Italia una nuova visione del processo educativo che stabilisce la centralità dell'istruzione nelle strategie di crescita e sviluppo".
Anche sulla riforma dell'istruzione, il ministro ha confermato il suo ottimismo: "Rispetto a prima, la riforma della scuola sarà apprezzata, sempre che le scuole contribuiscano a illustrarla bene e le famiglie s'impegnino a comprenderla. È normale che nei momenti di cambiamento ci siano delle incertezze ma l'augurio è che i genitori si informino in maniera compiuta rispetto alle possibilità di scelta che hanno e che la scuola spieghi bene e faccia capire che sono percorsi che offrono possibilità maggiori".
A. Sac.