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Corriere: Miss e calendario, paga l'ateneo

Napoli È polemica sui quasi ottomila euro che l'università Federico II ha stanziato per il 2009 I progetti Il rettore: sono iniziative che favoriscono la socializzazione. Il regolamento è trasparente

03/05/2008
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Corriere della sera

MILANO — Le ragazze sono, come si suol dire, castamente coperte. E per essere un calendario che immortala le «bellezze d'ateneo», tutto sommato si potrebbe definire un inno alla morigeratezza, combinato con un messaggio — «i colori del cibo » — che più salutista non si può. Ma quei 12 mesi in carta patinata hanno scatenato un putiferio alla Federico II, ateneo napoletano fondato nel 1224 dall'imperatore Federico II di Svevia, lo «Stupor Mundi».
Ad essere stupiti, oggi, sono gli oltre 100 mila studenti che ne affollano aule e corridoi: perché quella che si è scatenata dopo l'assegnazione dei fondi 2008 per le attività culturali e sociali, oltre 220 mila euro per decine di iniziative proposte dalle associazioni universitarie, è una battaglia in stile medievale. Spietata e senza esclusione di colpi. Il casus belli: quei 4.909 euro che la commissione (con rappresentanti di studenti, corpo docente e personale amministrativo) ha destinato al calendario 2009 «targato» Confederazione degli studenti, tra le associazioni attive nel campus. Una cifra cui vanno sommati i 3.017 euro stanziati per il concorso che dovrà incoronare «miss ateneo», proposto da un'associazione vicina alla Confederazione.
La pietra dello scandalo, insomma, non è tanto il calendario — al 7? anno, ogni 12 mesi una «causa» diversa: la sicurezza stradale, il cibo dell'edizione 2008, l'anoressia, tema proposto per il 2009 — ma il fatto che per la prima volta il progetto sia sovvenzionato dai fondi d'ateneo. «Assegnati con una lottizzazione della commissione — attacca Roberta Russo dell'Udu (Unione degli Universitari) —. E la questione del calendario è assurda, un ateneo dovrebbe saper stabilire cosa è cultura ». Dario Russo di Politologi (gruppo legato a Scienze politiche) chiede di «bloccare i finanziamenti e ripetere l'esame». Due associazioni, due lettere di protesta al rettore (e presidente Crui) Guido Trombetti, che commenta: «Il fondo finanzia anche proposte che tendono a favorire la socializzazione. Il regolamento è trasparente, ma prendo atto delle critiche e ne terrò conto per il 2009».
«Questo calendario non usa la bellezza delle donne, ma sposa campagne importanti — contrattacca Rosario Pugliese, leader della Confederazione —. In passato l'hanno finanziato ministeri, Comune, sponsor locali e nazionali...». Diecimila copie gratuite, che fanno il paio con i 2.000 spettatori di Miss Università. Una «serata da passare in allegria, in una città morta, non come certi convegni a cui vanno in 20»; e l'Udu risponde alla frecciata, «anche a un festino a base di droga vengono in mille... ». «Fautori di calendari e amanti dei party universitari unitevi», si legge su Politologi. com, insieme a un finto volantino elettorale di Pugliese con insinuazioni poco eleganti sulle sue abitudini sessuali. Tutti, indiscriminatamente, annunciano verifiche su bandi e iniziative. «Stiamo valutando se accedere ai finanziamenti », annuncia Pugliese; «Bene, abbiamo ottenuto un risultato», replica l'Udu, la cui coordinatrice nazionale Federica Musetta sottolinea il ruolo di «vigilanza e propulsione rispetto all'attività culturale» delle rappresentanze studentesche. Che per ora, a Napoli, sembrerebbero piuttosto impegnate ad esercitarsi nell'antico mestiere delle armi.
Gabriela Jacomella


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