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Corriere-Milano-Scuola, inchiesta sulle occupazioni

Ma la protesta contro la Moratti non si placa. Ieri l'occupazione del provveditorato, da lunedì iniziative spontanee contro i tagli Scuola, inchiesta sulle occupazioni Voluta dal di...

16/04/2005
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Corriere della sera

Ma la protesta contro la Moratti non si placa. Ieri l'occupazione del provveditorato, da lunedì iniziative spontanee contro i tagli
Scuola, inchiesta sulle occupazioni
Voluta dal direttore scolastico regionale. Tranquilli gli insegnanti
Dutto: "È doveroso chiedere informazioni davanti a una protesta di portata mai vista. Ma non ci saranno ripercussioni"
TERESA MONESTIROLI


Il direttore scolastico regionale, Mario Dutto, apre un'inchiesta sulle scuole occupate. "Dopo aver letto i giornali nei giorni scorsi, mi è sembrato doveroso chiedere informazioni su quello che stava succedendo", racconta. Intanto la protesta contro il ministro Moratti si estende anche alle elementari con un'occupazione simbolica del provveditorato.
Giovedì scorso il direttore Dutto ha inviato agli istituti che avevano in programma di restare a scuola anche di notte una lettera per ricordare ai presidi "che il servizio scolastico non si può interrompere". Agli altri ha fatto una telefonata, giusto per controllare la situazione. Spiega il direttore: "Non ho fatto alcuna pressione sulle scuole, ma ho solo fatto presente ai dirigenti che abbiamo dei doveri precisi nei confronti degli studenti e delle famiglie. Non che avessi dei dubbi sulla professionalità degli insegnanti, ma in una situazione come questa è sempre meglio stare all'erta". Ora i dirigenti dell'istituto tecnico Marie Curie, del professionale Falck di Sesto San Giovanni e dell'Itsos Albe Steiner dovranno rispondere con una breve relazione su come si sono svolti i fatti. "Non ci saranno ripercussioni - garantisce Dutto -. Perché ho già avuto assicurazioni che il servizio non è stato interrotto. Non si è mai vista una protesta di questa portata nelle scuole superiori e mi preoccupa il fatto che alla base di questa iniziativa c'è un richiesta di non cambiamento". Le scuole sono tranquille. "Tutte le attività svolte la mattina erano autorizzate dal consiglio di istituto" spiegano i professori. "E oggi (ieri, ndr.) alle otto eravamo tutti in classe - sottolinea il professore Franco Gatto del Falck -. È stata una lotta nuova, non vedo quale possa essere l'accusa".
Ma la protesta contro la Moratti non si placa. E dopo le occupazioni delle superiori ieri è stata la volta delle elementari. Mille insegnanti della scuola primaria di Milano e provincia hanno occupato simbolicamente il Csa con un'assemblea permanente (500 al mattino, altrettanti al pomeriggio) per contestare i tagli all'organico previsti per il prossimo anno scolastico. Di fronte a un aumento di oltre 2.200 alunni, infatti, le elementari avranno 280 posti in meno rispetto alle richieste fatte dalle scuole. Una delegazione di sindacalisti della Cgil Cisl e Uil è stata ricevuta dal provveditore Antonio Zenga che ha dichiarato: "Stiamo lavorando con la direzione regionale per chiedere al ministero alcune risorse in più per attutire le riduzioni. Mi rendo conto che la situazione quest'anno è problematica". Ma la lotta non è terminata. Da lunedì, per una settimana, in tutte le scuole della Regione verranno organizzate iniziative spontanee di protesta contro i tagli.


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