Corriere-Milano-Nuovo scontro, la scuola parte fermandosi

SCIOPERO IL 10 SETTEMBRE

Nuovo scontro, la scuola parte fermandosi

Le segreterie regionali di Cgil-Cisl-Uil e Snals hanno confermato lo sciopero del 10 settembre prossimo: tutte le scuole, dalle materne alle superiori, si fermeranno dunque per la prima ora di lezione. La decisione è stata ribadita al termine dell'incontro che si è svolto ieri mattina in prefettura, alla presenza del direttore scolastico regionale, Mario Dutto. "Malgrado la disponibilità di prefetto e direttore regionale - hanno spiegato i rappresentanti sindacali - restano troppo distanti le posizioni e resta gravissima la situazione delle scuole in Lombardia, che quest'anno dovranno subire un drastico taglio dei posti (un migliaio circa, ndr ): il che significa che verranno tagliati moltissimi servizi e che moltissimi insegnanti resteranno senza lavoro". Il prefetto Ferrante si è fatto carico della situazione illustrata dalle parti invitate all'incontro: "Segnaleremo al ministero criticità e richieste", ha garantito. Dutto ha ribadito, come era successo il giorno prima incontrando i leader sindacali milanesi, che "c'è convergenza nell'analisi e divergenza nelle soluzioni proposte". Ci saranno però altri incontri, presso al sede della direzione regionale, per fare una nuova verifica prima della ripresa delle lezioni. Intanto, i sindacati puntano l'indice contro la decisione di avviare una sperimentazione della riforma anche in alcuni istituti milanesi e lombardi: "Venticinque-trenta", come ha confermato il professor Dutto. "Quanto meno -denunciano all'unisono le parti sociali - è gravissimo il metodo con cui si sta procedendo. Le uniche notizie ci arrivano dai giornali: non siamo informati di nulla, né siamo mai stati coinvolti nel dibattito". Le perplessità sono moltissime: "Da una parte si introduce una riforma, dall'altra si tagliano servizi e tra questi anche alcuni di quelli previsti dalla riforma stessa. La situazione per la Lombardia, che già poteva vantare molti ambiti di eccellenza in diverse scuole del territorio, è diventata paradossale".
E. So.