Corriere-Milano-Mille insegnanti bloccano il Provveditorato

LA SCUOLA
NEL CAOS
Mille insegnanti bloccano il Provveditorato
LE MANIFESTAZIONI
Oltre mille maestre nell'atrio del Provveditorato. A chiedere cattedre e immissioni in ruolo. Seimila euro contati davanti a Palazzo Marino. Per contestare la multa da 22 mila euro per i volantini affissi durante un corteo antiriforma. Ragazzi negli alberghi e nei ristoranti del centro. Per bloccare gli stage degli studenti. Non si fermano le proteste nel mondo della scuola. Dopo le occupazioni dell'altro giorno, con i professori in pigiama a fare lezione fino a notte fonda, ieri sono tornati in piazza maestri, genitori, studenti.
Primo appuntamento, in Provveditorato, dove ieri mattina 500 maestre delle elementari milanesi (cui nel pomeriggio se ne sono aggiunte altrettante dell'hinterland) hanno occupato l'atrio di via Ripamonti. "Il ministero taglia 280 posti. Per i precari non ci saranno più speranze di avere il ruolo, il tempo pieno va alla deriva, la qualità dell'insegnamento è a rischio", spiegano i docenti. Con loro, i neoconsiglieri regionali Maria Grazia Fabrizio, Ardemia Oriani, Sara Valmaggi e i rappresentanti dei sindacati Alfia Nicotra (Cgil), Rita Frigerio (Cisl), Leonardo Donofrio (Uil).
"Così smantellano la scuola elementare", dice Giovanna Pisano, docente di italiano alla Sant'Erlembardo. "Con questi numeri - continua Gianna di Pietrantonio, maestra a Concorezzo - potremo offrire solo un servizio minimo". Assemblea pubblica e poi in gruppo a parlare con il provveditore, Antonio Zenga. Che replica: "È vero, sono preoccupato: rispetto alle richieste delle scuole ci sono 280 posti in meno. Ma abbiamo fatto una relazione al direttore Dutto in cui abbiamo descritto la situazione. L'organico è rimasto quello dell'anno scorso ma abbiamo 2.200 alunni in più e una maggiore richiesta di 40 ore. Purtroppo in alcune scuole abbiamo dovuto tagliare due posti dove il tempo pieno era già avviato. Questa è la cosa che ci dispiace di più: speriamo che Dutto riesca ad ottenere qualche cattedra aggiuntiva".
E mentre le maestre occupavano il provveditorato, i ragazzi dei collettivi studenteschi manifestavano contro gli stage gratuiti. Circa mille studenti sono partiti in corteo da Lanza per arrivare in piazza Duomo (durante il tragitto è stato occupato l'Una Hotel). Obiettivo: entrare al ristorante Savini e al Grand Hotel Duomo per intervistare i lavoratori sul tema degli stage. Ma alla fine sono stati i direttori delle due strutture a uscire e incontrare i manifestanti. E una piccola delegazione è entrata al Savini.
Altra manifestazione, davanti a Palazzo Marino. Dove mamme e insegnanti di Retescuole si sono dati appuntamento alle 17. Feste con i bambini e conteggio dei 50 centesimi raccolti dopo la multa da 22 mila euro per affissione abusiva. Totale raggiunto: 6 mila euro. "Ma - spiegano gli organizzatori - quello che abbiamo raccolto andrà in beneficenza". Le opposizioni in consiglio comunale hanno presentato una mozione per chiedere l'annullamento delle multe e spazi per consentire "una capillare informazione nella città".
E la protesta va avanti. I "disobbedienti" delle superiori annunciano una giornata di occupazioni, martedì, in 40 scuole, per prepararsi al Primo Maggio.
E, a proposito delle occupazioni di giovedì, il direttore scolastico Mario Dutto ha inviato una lettera ai presidi dei tre istituti in cui i prof si sono fermati a dormire. "Mi sono solo informato - spiega - per evitare che ci fossero interruzioni di servizio. Non ci sono stati problemi, ma queste iniziative mi preoccupano perché alla base c'è una richiesta di non cambiamento".

Annachiara Sacchi