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Corriere-Milano-Insegnanti al bivio: impiegati o professionisti?

Insegnanti al bivio: impiegati o professionisti? Svolgere programmi o formare individui? Essere impiegati che tirano (più o meno bene) la fine del mese, o essere professionisti? E a chi and...

06/10/2003
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Corriere della sera

Insegnanti al bivio: impiegati o professionisti?

Svolgere programmi o formare individui? Essere impiegati che tirano (più o meno bene) la fine del mese, o essere professionisti? E a chi andranno eventualmente le gratificazioni da busta paga? A chi dovrà dimostrare d'aver svolto tutto o quasi il programma; oppure a chi ha cercato di equilibrare conoscenze e formazione umana, pur con qualche vuoto nel programma? E ci si comporterà sempre secondo i principi ideali che hanno spinto alla scelta dell'insegnamento; o la sempre più precaria situazione spingerà all'attendismo, per vedere gli indirizzi ministeriali premiati? E ancora, guardando ai recenti esiti dell'indagine Ocse, secondo cui metà dei professori di scuola secondaria ha più di 50 anni, mentre l'altra metà si divide tra 40-50enni e 30-40enni: meglio puntare su un sicuro buon profilo d'anzianità, o rimettersi in discussione pensando alle promesse meritocratiche? Se già ogni inizio d'anno scolastico pone problemi da ultima spiaggia (specie per i precari), le meditazioni rischiano di farsi metafisiche.
Tanto più che, spesso, l'insegnamento non è proprio stato la vocazione primaria. Neppure quando ci si iscrive a certi corsi di laurea, ove pure le Siss sono correttivi introdotti per offrire una possibilità aggiuntiva, nel vuoto lavorativo post laurea. Anche se non è regola prevalente, a saper cogliere qualche indicazione-spia di cui i soloni delle riforme universitarie dovrebbero tener conto. Che dire di quel corso di laurea che resiste strenuamente con i suoi 4 anni, arricchito di materie culturali di base e specialistiche, che offre una laurea abilitante e che, rispetto a tanti specchietti per le allodole da 3"2 ricchi solo di belle denominazioni, stando ai dati (dell'Università Cattolica, ma mi risultano condivisi) fa registrare un costante aumento d'iscritti? Possibile che gli studenti in Scienze della Formazione Primaria siano proprio così stupidi? O forse solo più previdenti ?


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