Corriere/Milano: Bicocca, un candidato su due bocciato alla «prova riassunto»
Un test di italiano che preclude l'accesso agli esami universitari. Regole ferree alla Bicocca, facoltà di Scienze della Formazione, corso di laurea in Scienze dell'Educazione
Un test di italiano che preclude l'accesso agli esami universitari. Regole ferree alla Bicocca, facoltà di Scienze della Formazione, corso di laurea in Scienze dell'Educazione. Ancora prima di iscriversi, le aspiranti matricole devono affrontare una prova: riassunto e commento di un testo non specialistico. Chi non lo passa, può immatricolarsi comunque, ma deve obbligatoriamente frequentare — oltre alle lezioni «canoniche» — un corso di sostegno (di scrittura e lettura) della durata di 40 ore. E, quindi, affrontare un'altra verifica. Se anche in questo caso non supera la sufficienza, la matricola deve seguire altri corsi (o farsi seguire da un tutor) e sostenere altre prove.
Altrimenti, niente esami del primo anno. Erano in 800, a settembre, i ragazzi che si sono cimentati nel test. In 400 l'hanno passato. Uno su due. Lo racconta Giovanna Benvenuti, ricercatrice confermata di letteratura italiana e responsabile di corsi di recupero: «Questi ragazzi saranno i futuri educatori (di comunità, di nidi, socio sanitari), devono conoscere bene la lingua italiana. Quest'anno (l'esperimento è cominciato nel 2005-2006) abbiamo proposto un testo di Pontiggia. A giorni, invece, ci sarà la seconda prova». Le cifre mettono in luce un problema serio, ma la docente è tranquilla: «A settembre, 190 bocciati hanno deciso di iscriversi comunque al nostro corso. È un buon risultato, significa che i ragazzi hanno scelto consapevolmente questo percorso di studi». ( A. Sac.)