Corriere-Milano: "Asili: basta liste d'attesa, più bimbi in classe".

Milano: "Asili: basta liste d'attesa, più bimbi in classe".
Il Comune: aumenteremo il numero degli scolari in ogni aula. Siamo pronti anche a forzare gli accordi sindacali.
2 aprile 2004
da www.corriere.it

Classi da 26 e 27 bambini nelle scuole materne del Comune. Non più da 25. Per azzerare le liste d'attesa, per non lasciare a casa neanche un bambino. Nemmeno quelli di due anni e mezzo, come ha stabilito la riforma Moratti. L'assessore all'Infanzia Bruno Simini ha le idee chiare: "I posti ci saranno. Per tutti". Eppure, fino a pochi giorni fa, si parlava di 800 bambini in lista d'attesa. Di 500 "anticipatari" esclusi, di famiglie sistemate in materne lontane da casa.
Ma l'assessore spiega: "Ad oggi, gli iscritti alle 169 materne comunali sono 22.585. Erano 22.360 l'anno scorso. Un dato in continuo aumento, visto che le nascite a Milano crescono di un migliaio all'anno. Ma questi numeri sono destinati a scendere, visto che ogni settembre si calcola il 15 per cento di rinunce". Non solo cali fisiologici, però. Simini ha una ricetta: "La legge dello Stato mi permette di fare classi di 28 bambini, mentre da noi la norma è di 25". Prende una penna e scrive: "Ecco, calcoliamo le 850 sezioni che aprirò a settembre, 4 in più dell'anno scorso. Se moltiplichiamo per 28 - ovvero il numero degli iscritti per classe - il risultato è di 23.800 bambini. Un'enormità rispetto alla richiesta che abbiamo. Ma io non voglio arrivare a 28 alunni per classe. Me ne bastano 27 e ottengo 22.950 iscritti, tutti i richiedenti più gli anticipi".
Una piccola rivoluzione che scardinerebbe i termini di un accordo sindacale nazionale che risale al 1979 e che è rimasto in vigore solo nelle scuole materne comunali: "di norma", le classi non "dovrebbero" superare i 25 allievi.
"Ma se la legge dello Stato mi consente di avere classi più popolose - sbotta Simini - perché dovrei dire di no alle famiglie, alle mamme, quando posso aumentare, anche di pochissimo, il numero dei bambini per sezione?".
Tanto più, spiega Simini, che non tutte le classi saranno di 27, visto che il numero degli iscritti è destinato a scendere. "Voglio affermare il principio pur sapendo che non mi servirà. Io sto dalla parte delle famiglie e delle educatrici, che con grande responsabilità ogni anno mi chiedono di accogliere qualche bambino in più per non lasciarlo a casa (attualmente, le classi "a 28", a Milano, sono 14)".
Altra questione, i trasferimenti. "È chiaro che ogni famiglia rimarrà nella propria zona, anche se non necessariamente nella materna prescelta. E questo grazie al monitoraggio che stiamo facendo con il nostro cervellone e con i controlli dell'anagrafe. Aumenterò le sezioni solo dove servirà".
E mentre Simini già si aspetta la reazione dei sindacati - "si vanno a toccare tradizioni consolidate" - anche molti genitori accolgono con scarso entusiasmo la novità: "Classi sovraffollate significano bambini meno seguiti con educatrici troppo impegnate". Ma Simini è pronto alla replica: "Nessuno rimarrebbe escluso".
Continuano anche le proteste degli "esclusi". Come alcuni genitori della materna di via Colletta: "Sono stati lasciati fuori - raccontano - circa metà dei bambini. L'unica strada ipotizzabile è di usare gli scuolabus. Dove andremo a finire se a fronte di un intero quartiere che nascerà dietro l'Ipercoop Lodi, non si prevede di valorizzare ed ampliare la scuola di zona?".

Annachiara Sacchi"