Corriere- Migliaia di precari restano fuori graduatoria
IL CASO Migliaia di precari restano fuori graduatoria Voto al Senato: non sarà in lista chi ha 365 giorni di docenza negli ultimi 4 anni ROMA - Nelle Siss, le scuole di specializz...
IL CASO
Migliaia di precari restano fuori graduatoria
Voto al Senato: non sarà in lista chi ha 365 giorni di docenza negli ultimi 4 anni
ROMA - Nelle Siss, le scuole di specializzazione post laurea istituite allo scopo di garantire ai futuri insegnanti una seria preparazione, tirano un respiro di sollevo. Dal disegno di legge sui precari, in discussione nella commissione Istruzione del Senato, è scomparso il "punto d" (articolo 2 comma 1), destinato a immettere nelle graduatorie permanenti, già ai limiti del collasso, altre decine di migliaia di precari: dai 30 ai 60 mila secondo le valutazioni. Se il "punto d" fosse stato approvato, tutti coloro che hanno insegnato per almeno 365 giorni dall'anno scolastico '99-2000 al 2002-2003, avrebbero avuto diritto a un corso abilitante di un anno organizzato, non si sa bene in che modo, dalle università. E subito dopo sarebbero entrati nelle graduatorie. Con la prospettiva di togliere qualunque ragionevole prospettiva di stabilizzazione in tempi normali a quanti, come prevede la legge, si stanno formando attraverso i corsi istituiti alcuni anni fa dal governo di centrosinistra. Le Siss appunto. Per non parlare dell'effettivo livello di preparazione che può assicurare un corso di un anno, più o meno improvvisato. Le preoccupazioni sulla qualità dell'insegnamento, espresse nei giorni scorsi con un articolo sul Corriere della Sera da Angelo Panebianco, sono state fatte proprie anche da un'ampia maggioranza trasversale che si è formata nella settima commissione del Senato. Un emendamento soppressivo, primo firmatario Mauro Betta del Gruppo per le autonomie, presentato dai senatori del centrosinistra Acciarini, Soliani, Modica e Tessitore, è stato votato anche dal capogruppo in commissione di Forza Italia Favaro e dalla leghista Brignone. Il voto ha creato qualche malumore tanto nell'opposizione che nella maggioranza.