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Corriere: La rivolta dei precari sui prof di sostegno «Manca trasparenza»

Bloccate le nomine. Raccolte le firme per un esposto

07/09/2010
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Corriere della sera

L’esposto viene depositato nel tardo pomeriggio. Un centinaio di firme per denunciare le «irregolarità sulle nomine di sostegno». È questo l’ultimo atto di una giornata caratterizzata dalle polemiche. O meglio, dalle proteste. Già perché fin dalla mattina i precari della scuola hanno voluto far sentire dissenso ed esasperazione. Sfociati nel blocco di alcune nomine («Stanno saltando fuori cattedre che non erano in graduatoria»). E urlati dai microfoni dell’aula magna dell’Istituto Cavalieri («Vogliamo sapere dove sono i posti promessi»).

(Fotogramma)Coda Ressa di insegnanti all’Istituto Cavalieri
La contestazione va in scena in via Olona. Qui si nominano gli insegnanti di sostegno per le scuole superiori. La tensione comincia già all’apertura delle porte. Sono stati chiamati in 400 per un centinaio di posti. Tutti in coda, fuori dalle aule, aspettando il proprio turno. Poi lo stop per alcune classi di concorso. «In un caso sono stati i funzionari a bloccare le operazioni. Non sapevano la scadenza del contratto». Volantini, slogan, striscioni. La tensione è alle stelle. «Non c’è trasparenza» gridano gli insegnanti. Le accuse sono tante. «Sappiamo dalle scuole che hanno richiesto i docenti. Ma nelle graduatorie non c’è traccia. Dove sono questi posti?». E ancora: «Sono state ridotte le ore». Insomma, così «non si rispetta la sentenza del Tar che impone il rapporto tra professori e alunni disabili uno a due». Ed è proprio su questo punto che i sindacati dicono di intervenire. «Ogni anno vengono fatto le nomine, ma questi posti devono essere messi in ruolo» spiega Rita Frigerio, Cisl. La situazione per Pippo Frisone, Cgil, «è drammatica. Ci sono classi con quattro portatori di handicap».

Ma per i 152 posti in più previsti si dovrà attendere. «Sono arrivati 200 nuove certificazioni» aggiunge il provveditore Giuliana Pupazzoni. E sono tutte da vagliare. Poi ci sarà una nuova convocazione. Ma di poca trasparenza non vuole sentire parlare: «Stiamo operando nell’interesse di tutti. E abbiamo rispettato le norme e i tempi». Con lei anche i dirigenti che stanno ultimando le nomine: «I tagli non sono colpa dell’ufficio. Abbiamo fatto il possibile». Ma i precari dicono il contrario. Per questo in tardo pomeriggio hanno depositato l’esposto al commissariato di Porta Genova.


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