Corriere-"La nuova scuola? Un rebus"

Elementari e medie alle prese con la riforma. E il 31 gennaio scadono le preiscrizioni

"La nuova scuola? Un rebus"

Presidi e docenti: programmazione al buio, difficile informare le famiglie

MILANO - Riduzione delle lezioni obbligatorie a 27 ore per settimana, introduzione di materie facoltative (3 ore alle elementari e 6 per le medie), la nuova figura del maestro-tutor: questi i punti della riforma Moratti più discussi nel mondo della scuola. Perché, fatta la legge, ora bisogna applicarla. Non pochi i punti da chiarire. "Sarà necessario concentrare tutte le ore facoltative al pomeriggio, e così si torna al vecchio doposcuola" afferma una maestra di Cremona. Altro punto contestato è la figura del tutor: "Il pericolo è tornare all'insegnante unico, il "tuttologo", perdendo la collegialità che per anni abbiamo costruito" continua un'insegnante di Bergamo. "Una sfida ma anche un passo avanti - spiega Mario Giacomo Dutto, direttore scolastico regionale -. La scuola elementare continuerà nella sua ottima tradizione di collegialità. Ora dovremo introdurre una maggiore flessibilità nel creare il team dei docenti e nella capacità di seguire percorsi personalizzati per ogni alunno". Non la pensa così Wolfango Pirelli, segretario regionale Cgil scuola. "Il tempo pieno sarà stravolto e anche alle medie la qualità e a rischio". Intanto sta per scadere il tempo delle preiscrizioni: sabato 31 ultimo giorno.