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Corriere: La Maturità degli errori Il ministro: ora cambio tutto

Gli esami L'ispettrice che ha «copiato» da Internet potrebbe essere licenziata La Gelmini: la scelta delle tracce sarà più collegiale

21/06/2008
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Corriere della sera

La nuova svista: un imperativo errato sul testo di Charles Baudelaire per uno dei saggi brevi
ROMA — Dal rigore di Fioroni alla tolleranza zero della Gelmini. Dopo la destituzione dell'ispettrice Caterina Petruzzi, alla quale sono sfuggiti gli svarioni nelle tracce della maturità, a viale Trastevere si è aperta la caccia agli autori dei testi contenenti errori e imprecisioni. Il ministro, costretto a chiedere scusa agli studenti per la gaffe su Montale e il brano di inglese in conflitto con la grammatica, si appresta a saldare il conto con i suoi esperti. Non è escluso il licenziamento per grave danno all'immagine del ministero. La Gelmini vaglierà nei prossimi giorni la posizione dell'ispettrice Giulia Di Nicuolo, autrice della traccia di inglese della seconda prova scritta destinata ai tecnici per il Turismo. Il brano, scaricato da Internet, era pieno di errori.
La ricerca delle sviste non si ferma. Parecchi professori si stanno esercitando in queste ore nell'analisi minuziosa delle tracce ministeriali alla ricerca di nuove inesattezze. Il professor Colussi del liceo scientifico «Le Filandiere» di San Vito al Tagliamento (Pordenone) ha tracciato un piccolo segno blu nella traccia del saggio breve «La percezione dello straniero nella letteratura e nell'arte». Tra i documenti a corredo una traduzione della poesia L'Etranger di Charles Baudelaire: «A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello? » Il docente fa notare che l'imperativo «di» del primo verso andava scritto con apostrofo per indicare la caduta di una sillaba (dimmi).
Esame di Stato ancora nella bufera. Tanto che l' Aduc (associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) vorrebbe mettere la parola fine alla sua storia: «la grande riforma di civiltà scolastica e umana sarebbe una sola: abolire gli esami di maturità». Al ministero stanno correndo ai ripari. Fino ad oggi la preparazione degli esami è stata affidata a ispettori, docenti ed esperti esterni scelto uno per uno e coordinati dall'ispettrice Petruzzi dal suo «bunker» ultraprotetto nel seminterrato di viale Trastevere. Per tutti la consegna di predisporre le tracce nel più assoluto riserbo. Vietato scambiare un'idea con un esperto, vietato chiedere consigli per evitare fughe di notizie. Dopo una prima scrematura, le tracce venivano consegnate dal-l'ispettrice Petruzzi al ministro di turno per la scelta definitiva. In queste condizioni di isolamento dell'autore è del tutto plausibile che possa sfuggire qualche errore. Di qui l'orientamento del ministro Gelmini: rendere più collegiale, ma altrettanto impermeabile, il lavoro di preparazione dei temi.


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