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Corriere: La Gelmini apre ai prof «regionali»

In agenda anche il nuovo reclutamento e la carriera dei docenti. «Lavoriamo per elevare la qualità» Il ministro: dal 2011 possibili le graduatorie locali. Contrari i sindacati

20/04/2010
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Corriere della sera

ROMA— «Nel 2011 potrebbero essere introdotte nella scuola le graduatorie regionali degli insegnanti » . A pochi giorni dal parto il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini torna al lavoro ed imprime subito un’accelerazione al programma di riforme, facendo sua un’idea cara alla Lega e rilanciata dal Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. È l’idea della stabilità, della continuità didattica, ma che può essere letta anche in modo diverso, come l’imposizione di un legame più stretto tra la residenza dell’insegnante e il territorio dove insegna. Qualcosa che proprio non va giù ai sindacati che giudicano la proposta «discriminatoria» e «anticostituzionale».
A che punto eravamo rimasti? Il ministro sembra porsi questa domanda al Pirellone, dove ieri si trovava per un convegno. Dopo aver incassato il varo delle nuove superiori, ieri ha annunciato un disegno di legge che tocca tre temi caldissimi, così delicati che per anni hanno segnato il passo nelle commissioni parlamentari: graduatorie regionali, nuovo reclutamento e carriera dei professori. Ed ha indicato una scadenza: «il nostro obiettivo è il 2011».
Entro quella data, ha spiegato la Gelmini, si dovrebbe arrivare ad un nuovo inquadramento normativo per gli insegnanti: «Stiamo lavorando a un elevamento della qualità didattica all’interno della scuola, con un ddl sul reclutamento degli insegnanti e la loro valutazione». E proprio nell’obiettivo qualità, strettamente legato ai due temi, si colloca l’idea delle graduatorie regionali, dove il vincolo tra residenza degli insegnanti e luogo di lavoro diventa strategico per garantire la continuità didattica e quindi la qualità dell’insegnamento.
Alla fine la buona notizia: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo dei risparmi previsti dalla Finanziaria e tutto questo porta una cifra piuttosto considerevole che dovrà essere riversata in incentivi per gli insegnanti nel 2011. Non dobbiamo quindi perdere tempo ma questo lasso intermedio di mesi deve essere utilizzato».
In commissione Cultura della Camera giacciono da tempo otto diversi ddl. Uno di questi reca la firma di Valentina Aprea, Pdl: «Siamo pronti a riprendere al più presto l’iter della legge in Parlamento e ricercare insieme le soluzioni più avanzate per rendere più autonomo ed efficace il nostro sistema educativo». «Siamo in dirittura d’arrivo per quella che costituisce una battaglia storica di Umberto Bossi e di tutta la Lega Nord», commenta il senatore Mario Pittoni, capogruppo del Carroccio.

Ma la graduatoria regionale, vista come la premessa della regionalizzazione dell’istruzione, non piace assolutamente ai sindacati. Per il segretario generale della Cgil scuola, Mimmo Pantaleo, «è la conferma del tentativo di varare sistemi di istruzione l’uno diverso dall’altro». «Sulla scuola serv e chiarezza, non estemporaneità», così il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima. Per Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola, per garantire la continuità del docente basta «stabilire il principio che chi è assunto in una città o in una scuola debba restarci per un tot numero di anni, ad esempio 5 anni».


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