Corriere-L'Università e le scelte
Corsi e bisogni dei giovani L'UNIVERSITA' E LE SCELTE La psicologia attrae molto i giovani. I corsi di laurea in psicologia sono sommersi da richieste di immatricolazione. Un'analoga tenden...
Corsi e bisogni dei giovani
L'UNIVERSITA' E LE SCELTE
La psicologia attrae molto i giovani. I corsi di laurea in psicologia sono sommersi da richieste di immatricolazione. Un'analoga tendenza vale per i corsi di laurea che seguono a ruota psicologia nelle scelte degli studenti: scienze dell'educazione, scienze della comunicazione, sociologia e altri corsi affini. Si è delineata un'ampia area di corsi di laurea accomunati da un interesse per lo studio dell'attuale condizione umana, per lo studio delle varie dimensioni dell'esperienza individuale e sociale, cognitiva e affettiva, normale e patologica... Che cosa rivela l'università attraverso queste scelte dei giovani? La nostra società, e in particolare proprio quella lombarda, è fortemente dominata dai valori legati al successo economico reso possibile dalla competitività tecnologica: come mai, dunque, un elevatissimo numero di giovani pare cercare altro dall'università? L'università rivela il modo in cui i giovani vivono i radicali e acceleratissimi cambiamenti sociali in atto. L'università rivela i bisogni, le domande, le paure, le speranze, i disagi dei ragazzi d'oggi, che sono i sensori, intelligentissimi nella loro fragilità, della nostra più generale condizione umana. Ma che cosa rivela dunque in particolare? Rivela una domanda di senso in un mondo sempre più frammentato, senza riferimenti valoriali forti, senza luoghi di autentica comunicazione e relazione in una società che si definisce della comunicazione. Rivela una difficoltà a sostenere da soli le nuove fragilità, le fragilità spesso prodotte anche dal privilegio economico e tecnologico, dal poter avere e dal non riuscire a essere. La ricerca di competenze per comprendere e aiutare gli altri nella terapia, nell'educazione, nel lavoro sociale, nella comunicazione, è una ricerca volta anche a comprendere e ad aiutare se stessi attraverso il sapere e attraverso gli altri. Tutto ciò non è sempre nella consapevolezza di ognuno. Ma perciò è ancora più importante.
E' l'università consapevole di queste domande? E sul piano dell'organizzazione dei saperi scientifici oggetto della ricerca e dell'insegnamento psicologico, pedagogico, sociologico, antropologico, comunicazionale, è l'università all'altezza dei compiti che la sfidano? La domanda di senso posta dai giovani è la domanda di una conoscenza che sappia integrare ciò che nella società dei nostri giorni si è frammentato e diversificato. Gli specialismi accademici non riescono più a dialogare fra loro nel tentativo urgente di ricomporre un quadro andato in pezzi. Attraverso le scelte di moltissimi giovani l'università rivela una via da percorrere per la riforma di cui ha più bisogno: la ricerca di un dialogo fra gli straordinari saperi dell'odierna scienza, la ricerca di una loro integrazione per affrontare problemi che sono sempre più integrati, complessi, globali. La ricerca, insomma, di un senso, di una scienza con coscienza. E questa è una ricerca che dovrà riguardare non solo le facoltà umanistiche ma anche e soprattutto le facoltà scientifiche e tecnologiche.
di MAURO CERUTI