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Corriere-L'insegnante dovrebbe tornare ad essere anche un educatore

diario di classe L'insegnante dovrebbe tornare ad essere anche un educatore Si parla spesso di ragazzi che non hanno voglia di studiare, di stare a scuola e così li si giudica male, il pi...

07/03/2005
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Corriere della sera

diario di classe
L'insegnante dovrebbe tornare ad essere anche un educatore
Si parla spesso di ragazzi che non hanno voglia di studiare, di stare a scuola e così li si giudica male, il più delle volte senza neppure ascoltare le loro motivazioni. Frequento il secondo anno di una scuola media superiore e sto ancora tentando di capire come funzionano le cose, ma penso che il vero problema non sia solo da cercare negli alunni. Una parte di colpa l'hanno anche i professori e la scuola in generale. Infatti esiste il "programma scolastico", quello che tutti i docenti devono seguire e molti di loro si attengono solo ed esclusivamente a quello: arrivano in classe, pretendono il silenzio assoluto e spiegano la loro materia. Solo quella. È sempre così, giorno dopo giorno. Provate un po' voi a mettervi nei nostri panni. Il bello è che mi hanno sempre insegnato che la scuola è un luogo che ti deve istruire ma anche, e soprattutto, preparare ad affrontare il mondo e la vita futuri. I valori non sono cose che solo la famiglia deve trasmettere. Mi hanno anche insegnato che Aristotele diceva: "I ragazzi non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere". Ma quegli stessi docenti che ripetono frasi tanto sagge non sono poi in grado di interessare, di coinvolgere i propri studenti, non si preoccupano del fatto di essere visti come figure di passaggio, che entrano in classe, fanno lezione e se ne vanno. Ormai le cose importanti sono tante e vanno oltre il campo di studi delle varie discipline. E poi io vorrei che l'insegnante fosse anche un educatore, con cui confrontarsi, discutere su quello che ogni giorno accade nel mondo, perché è proprio il mondo che spaventa sempre di più noi ragazzi, che ci ritroviamo a non sapere come capirlo e affrontarlo. Io credo che sia possibile uno scambio di questo genere. Lo credo e lo spero perché vorrei che la scuola ritornasse davvero ad essere una palestra di vita. *II Css
Istituto Gaetana Agnesi


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