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Corriere-Kansas-Darwin, il processo si apre senza difesa

Darwin, il processo si apre senza difesa Gli scienziati lo disertano: è ridicolo Il Kansas decide se tenere l'...

07/05/2005
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Corriere della sera

Darwin, il processo si apre senza difesa
Gli scienziati lo disertano: è ridicolo
Il Kansas decide se tenere l'evoluzionismo nelle scuole. Ma l'aula resta semivuota
DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK - "L'evoluzionismo afferma che tutto ciò che nella vita sembra rispondere al disegno di un'intelligenza superiore è solo un'illusione", dice William Harris, professore di biochimica all'università del Missouri e sostenitore della teoria del cosiddetto "disegno intelligente". E ancora: non spetta ai creazionisti ma ai "seguaci di Darwin che negano l'esistenza di questo disegno, dimostrare la fondatezza scientifica della loro teoria". Il pubblico, meno di duecento persone riunite nella Memorial Hall di Topeka, dove il Consiglio scolastico statale sta tenendo una serie di audizioni prima di decidere se il Kansas deve o meno cambiare il modo di insegnare l'evoluzionismo, ha un sussulto: molti mostrano di essere d'accordo, altri protestano affermando che l'accademico cerca di dare valore scientifico ad una posizione in realtà basata su argomenti di fede. Alcuni liceali se ne vanno scuotendo la testa: "Tempo e soldi buttati: i programmi scolastici non verranno certo cambiati da discussioni di questo tipo". Probabilmente hanno torto.
Le quattro giornate di confronto organizzate dal "Board of education" del Kansas nella capitale dello Stato non hanno la drammaticità del processo che esattamente 80 anni fa mandò in carcere John Scopes: un giovane professore di biologia che, violando una legge appena varata che metteva al bando l'insegnamento di Darwin, aveva illustrato ai suoi allievi la teoria dell'evoluzione della razza umana. Ma a Topeka i lavori sono stati organizzati proprio come in un'aula di tribunale: avvocati dell'evoluzionismo e del creazionismo interrogano una serie di "testimoni". C'è anche un italiano: il genetista ottantenne Giuseppe Sermonti, autore di "Dimenticare Darwin". Poi la decisione finale spetterà alla corte, cioè il Board.
Con alcune varianti, rispetto alla normale logica processuale: ad esempio tutti i "testimoni" ascoltati sono oppositori dell'evoluzionismo perché gli scienziati che credono in Darwin - la grandissima maggioranza - hanno rifiutato un confronto che considerano ridicolo: "È come prendere sul serio qualcuno che nega che la Terra sia rotonda", sostengono. Le organizzazioni contrarie ad un approccio religioso alla questione, come Cittadini per la Scienza, considerano scontato l'esito della conferenza: il Board, appena eletto dai cittadini, è composto a maggioranza da conservatori che si sono da tempo impegnati a derubricare l'evoluzionismo da caposaldo scientifico a dogma non dimostrato. Hanno così preferito organizzare una contromanifestazione. E, siccome i creazionisti li accusano di essere solo dei megafoni dell'ateismo, i sostenitori di Darwin hanno scelto di farsi rappresentare da Keith Miller, un cristiano evangelico che insegna geologia alla Kansas State University. Per Miller non c'è incompatibilità tra credere in Dio e accettare che l'uomo d'oggi sia il prodotto di un processo evolutivo: "Sono i sostenitori del disegno intelligente che pretendono qualcosa di impossibile: la conferma scientifica della loro fede".
Il Board, però, è deciso ad andare per la sua strada. Kathy Martin, la più influente delle neoelette del fronte conservatore, più che un giudice ieri sembrava una fan dei testimoni del fronte creazionista: "Noi del Consiglio pensiamo che voi siete veri scienziati. Scienziati che fanno la cosa giusta". La Martin, insegnante da 30 anni alla prima esperienza politica, ha puntato tutto sul creazionismo ed ha sbaragliato già nelle primarie il consigliere repubblicano uscente, un moderato che non riteneva giusto mettere al bando Darwin.
Il fronte al quale appartiene la Martin si difende con veemenza dall'accusa di essere su posizioni antiscientifiche. E il Discovery Institute, "pensatoio" creazionista di Seattle, ha pubblicato una dichiarazione di 400 scienziati che dissentono dalla teoria darwiniana. Una prova di forza che gli evoluzionisti hanno cercato di smontare coi numeri e con un po' di humour: il Centro nazionale per l'educazione scientifica di Oakland ha redatto un appello per l'insegnamento dell'evoluzionismo nelle scuole e ha chiesto di firmarlo solo agli scienziati che si chiamano Steve. Il documento ha raccolto 560 firme: tra gli altri l'astrofisico Stephen Hawking e Steven Chu, l'unico premio Nobel con questo nome di battesimo.
"Sono stanca di sentirmi prendere in giro perché sono del Kansas quando partecipo a qualche convegno", si sfoga con un giornale locale Cheryl Sheperd, una professoressa di fisica. In realtà in materia di evoluzionismo il Kansas negli ultimi anni è andato a zig-zag: nel 1999, dopo l'elezione di un "board" conservatore, la commissione statale fece sparire Darwin dai programmi scolastici. L'evoluzionismo tornò un anno dopo quando venne nominato un altro Consiglio scolastico, non più a maggioranza conservatrice. Ora, dopo le elezioni del 2004, la situazione si capovolge nuovo.
Ma quello del Kansas non è un caso isolato: in un Paese in cui l'evoluzionismo non ha mai avuto vita facile (secondo i sondaggi il 55% degli americani non crede a questa teoria), battaglie culturali come quella messa in scena a Topeka si sono già svolte in Michigan, Pennsylvania o Ohio (dove si è deciso di avvertire gli studenti che sull'evoluzionismo non è stato ancora raggiunto alcun punto fermo), mentre tentativi di emendare i programmi scolastici sono in corso in altri nove Stati.
Che i programmi cambino o meno, comunque, il clima scolastico sta mutando in vaste aree del Paese: non volendo perdere la fiducia degli studenti, conquistata spesso con fatica, gli insegnanti delle materie scientifiche tendono ormai a trascurare insegnamenti che possono innescare discussioni e contestazioni a sfondo religioso.

Massimo Gaggi


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