Corriere-Inglese e informatica

Inglese e informatica

Inglese, informatica, ritocchi vari: è partita la riforma delle elementari. Ma è proprio vero? Guardiamo bene, devono aver detto al ministero. Come? Con una bella ricerca, e come se no. La nota del 20 ottobre, n. 14972, Area Autonomia, Ufficio X, ha come oggetto: "Progetto di sviluppo delle iniziative di sostegno all'avvio della riforma nella scuola primaria". Si incomincia nei prossimi giorni. I campi d'azione: le scuole impegnate nella riforma e le famose 251 che hanno già anticipato lo scorso anno. A capo di tutto, un bel comitato tecnico e affinché tutti capissero hanno precisato che di "cabina di regia" si tratta. La premessa prende il discorso alla lontana. "Le persone sono la principale risorsa dell'Europa e su di esse dovrebbero essere imperniate le politiche dell'Unione (...) le scuole dovrebbero essere trasformate in centri locali di apprendimento plurifunzionali accessibili a tutti, si dovrebbe promuovere l'alfabetizzazione digitale definendo le nuove competenze di base, da fornire lungo il percorso scolastico". Dunque, "un progetto di vasto respiro, che non può essere di tipo verticistico". E giù l'elenco degli attori, in ordine d'importanza, appunto: il Miur, l'Irre (ex Irsae), ente deputato alla ricerca educativa, seguono docenti e allievi. E dopo l'attivazione di un team di ricerca, di un forum tra gli Irre, di interviste e focus-group, di banche dati, si arriva al finale di partita: un grande seminario di presentazione dei risultati, entro settembre 2004.
Giuseppe Tesorio